Il decreto di scioglimento del consiglio comunale emesso dal Ministero dell’Interno rischia di generare un autentico repulisti da parte del commissario prefettizio Alessandro Valeri che ora ha facoltà di rinnovare o meno gli organi legati al mandato dell’ex sindaco Cosimo Ferraioli.
Il prefetto abruzzese avrà la facoltà, in alcuni casi, di confermare o meno alcune figure designate dall’amministrazione politica a partire dalla posizione dell’unico componente dello staff rimasto in organico fino alla decisione del Viminale.
La squadra del sindaco si è ristretta notevolmente nel corso dei primi mesi di governo con una decina di componenti dello staff che erano stati nominati a metà ottobre del 2015 salvo poi non essere confermati alla scadenza dello stesso anno.
Due mesi di lavoro per gli staffisti e poi l’inaspettata e bizzarra scoperta di non avere più i fondi necessari per garantire l’attività amministrativa seppur part-time. Una sola figura rimasta a fungere da stretto collaboratore prima del sindaco e, dallo scorso sedici luglio, del commissario prefettizio.
Nodo da sciogliere è legato alla posizione della responsabile dell’unità operativa complessa “Affari Generali, Demografici, Sport, Cultura, Spettacolo e Fiscalità Locale”, Giovanna Melucci. Il decreto di nomina fu firmato dal primo cittadino Ferraioli con la responsabilità di creare e affidare alla funzionario la gestione del settore entrate.
La carenza di personale e la mancanza di figure professionali all’interno della pianta organica potrebbero provocare un ulteriore vuoto in un comparto molto delicato.
Destino diverso invece per gli organi del Comune come l’organismo interno di valutazione (Oiv) composto da Catello Palumbo e Pierpaolo Ferraioli che resterà in carica fino al prossimo dieci novembre in seguito al decreto sindacale firmato dall’ex governatore cittadino Ferraioli lo scorso mese di gennaio. Resteranno in carica anche i membri del “Servizio Controllo di Gestione”, composto da Chiara Calabrese e Gino Fontana. Il commissario prefettizio avrà la competenza di nominare anche i rappresentanti del Comune doriano nei vari organi sovracomunali dove è prevista la presenza di esponenti dei governo locali.
I cambi potrebbero interessare l’azienda speciale della “Angri Eco Servizi” dove l’attuale consiglio di amministrazione prevede la presenza del presidente Arturo Desiderio e dei consiglieri Anna Parlato e Salvatore Troiano.
Il CdA non recepisce compensi ma sulla società “in house” del Comune potrebbe aabbatersi la mannaia della gestione commissariale con la designazione di un tecnico unico deputato a verificare i conti e a gestire l’aspetto finanziario della azienda guidata da anni e in maniera oculata dal direttore Domenico Novi sotto la cui gestione la raccolta differenziata è riuscita, dopo anni, a superare l’agognata soglia del 50%.