E’ stata inoltrata dall’ente comunale la richiesta di dissequestro di alcune aree del cimitero e della sala mortuaria.
Il legale del Comune, in seguito ad alcuni lavori effettuati nell’area cimiteriale, ha presentato istanza alla magistratura per procedere a liberare le aree che nello scorso mese di giugno finirono nel mirino dei Carabinieri e dell’Asl con controlli che fecero emergere molteplici criticità al punto di delimitare l’accesso ad alcune aree e sospendere l’utilizzo delle sale.
Una prima istanza di dissequestro era stata rigettata per un vizio di forma dagli organi giudiziari a fine giugno, nel corso della gestione politica del sindaco Cosimo Ferraioli.
Il commissario prefettizio, Alessandro Valeri, ha, pertanto, esortato il legale del Comune, Rosaria Violante, a seguire le procedure finalizzate ad ottenere il dissequestro delle sale e delle aree sequestrate. “La richiesta è stata presentata – conferma il commissario Valeri – perché nel frattempo sono stati adottati gli accorgimenti necessari previsti dalla legge, ora aspettiamo che l’organo giuridico si esprima”.
La giunta comunale, nelle passate settimane, aveva stanziato la somma di diciottomila euro per fronteggiare, nell’immediato, le criticità che interessano in particolare la camera mortuaria, l’ossario comune, il laboratorio dei necrofori e i bagni pubblici del padiglione antico. Interventi compiuti in tempi celeri tenendo conto delle prescrizioni contingenti dettate da Vigili del Fuoco e Asl.
La gestione dell’area cimiteriale è spesso finita nel mirino della giustizia già in passato con alcune indagini che hanno interessato la parte amministrativa della struttura oggetto di attenzioni da parte delle forze dell’ordine e della magistratura.
E intanto, i cittadini chiedono l’installazione di telecamere di videosorveglianza per debellare il fenomeno dei furti di portafiori in rame e ottone e altri oggetti trafugati in diverse occasioni.