Al contrario di quanto si pensi, non è solamente la pausa dalla routine di ogni giorno a donare sollievo al nostro corpo e alla nostra mente, ma sarebbe proprio la vicinanza del mare ad avere effetti benefici.E’ quello che sostiene il biologo Wallace J. Nichols: nel suo volume, racconta i risultati di dieci anni di ricerche scientifiche condotte sull’acqua che avrebbero portato alla scoperta di prove che dimostrano come la sua vicinanza induca il nostro cervello al rilascio di sostanze come dopamina, serotonina e ossitocina che ci aiutano a sentirci meglio oltre che a migliorare le nostre prestazioni.Sedersi in riva al mare rappresenta un’esperienza che coinvolge tutti i nostri sensi.
La sabbia sotto le mani, il rumore calmo e ritmato delle onde, la vista dell’immensa distesa blu ma anche l’odore pungente del sale e il suo sapore salmastro: tutto il nostro corpo è coinvolto in una dimensione di serenità che potenzia la comparsa delle onde alfa nel cervello, le onde tipiche della fase di riposo.
Ad avere un effetto rilassante sulla nostra psiche sarebbe ancheanche il rumore delle onde in movimento, il colore blu come anche la vista di quell’interminabile distesa capace di regalare sollievo ai nostri turbamenti.
L’immersione del corpo in acqua, poi, determina una vera e propria rivoluzione percettiva, si modifica la nozione di spazio sia statico che cinestetico, i movimenti diventano più fluidi, il peso peso corporeo percepito diminuisce nettamente. In acqua, inoltre, emerge l’aspetto della giocosità e della sperimentazione (chi non ha mai fatto ruote e capriole in acqua?) legata alla possibilità di compiere in acqua esperienze non eseguibili altrove e proprio per questo significative.
Infine c’è l’aspetto uditivo legato alla ritmicità del mare: questo suono lento e ripetitivo, fonte di quiete, genera distensione e contribuisce a far allontanare la mente dai fastidiosi rumori della città di cui la nostra mente è satura. Infine l’emergere poi di emozioni positive, stimola la produzione di endorfine nel nostro cervello, favorendo la concentrazione, memoria e creatività. Dott.ssa Maria Conza – Psicologa