Lapidi rimosse, l’associazione Panacea ha scritto alla Procura della Repubblica e alla Prefettura. All’orizzonte si profila uno scontro a suon di carte bollate tra il sodalizio culturale presieduto dall’artista Gianni Rossi e l’amministrazione guidata dal sindaco Cosimo Ferraioli.
Sullo sfondo la decisione da parte dell’attuale compagine di rimuovere tre lapidi affisse lungo le strade cittadine come stabilito dalla commissione toponomastica istituita durante la gestione del commissario prefettizio Bruno Pezzuto. Due di queste erano intestate al feudatario Giovanni Zurolo ed erano state affisse all’inizio e alla fine della strada che congiunge Corso Italia e via De Pascale, mentre un’altra denominata Largo Palio Storico nella piazzetta limitrofa a Piazza Sorrento.
La rimozione delle tre targhe senza alcuna motivazione avvalorata da elementi amministrativi ha indotto l’associazione a denunciare per omissioni in atti d’ufficio l’amministrazione comunale presso gli organi competenti. Da qui sia la denuncia alla magistratura che alla Prefettura che ha specifiche competenze nella gestione della toponomastica stradale.
“In occasione dell’edizione 2016 del Palio Storico, il Comune provvedeva alle allocazioni di dette lastre oblunghe in numero di 12 raffiguranti gli antichi stemmi dei borghi e casali e di lapidi stradali in numero di tre (in marmo) di cui due in detta strada Via Giovanni Zurolo già Zurlo e l’altra (che consiste in un piccolo spiazzo anonimo privo di numerazione civica, situato tra Via Incoronati e Piazza Sorrento) con la nuova intitolazione stradale Largo Palio Storico così come disposto, recepito ed approvato nel deliberato Commissariale N. 9/2010 nonché nei verbali di sopralluogo e verifiche cartografiche, disposti dal preposto Ufficio dell’Ente”, è scritto.
Poi ancora “che l’Ente in data 16 novembre 2016 dopo circa due mesi da dette allocazioni provvedeva alla rimozione delle tre lapidi stradali senza alcun preavviso sia per la cittadinanza sia per il Presidente di Commissione tecnico-storica e di Deputazione del Palio Storico”.
Una vicenda che quindi sta assumendo i contorni di un vero e proprio scontro tra l’associazione e Palazzo di Città che, a quanto pare, non avrebbe mai motivato le ragioni che hanno causato la rimozione delle tre lapidi. Una questione che venne sollevata tempo fa anche dall’avvocato Gennaro Zurolo già presidente sia della commissione tecnico-storica che della deputazione Palio Storico Città di Angri. Ora a rinfocolare la diatriba anche gli esposti dell’associazone Panacea. Pippo Della Corte