Eventi e feste di piazza, la commissione comunale pubblici spettacoli presto si riunirà per esprimere le proprie valutazioni. La commissione è composta da Adele Giordano, dirigente settore socio culturale con funzioni di presidente, Paola Pucci segretario comunale in qualità di componente, Raffalele Raiola responsabile unità operativa semplice sport e cultura con funzioni di segretario.
I tre saranno chiamati ad esaminare i progetti formulando valutazioni ed eventuali dinieghi. Appena sette le proposte pervenute al Comune e che saranno al vaglio dell’organo collegiale. Molto poche se si tiene conto delle decine di associazioni iscritte nell’appsito albo comunale.
Da indiscrezioni si è appreso che tra le iniziative avanzate c’è quella della sagra del pomodoro: evento enogastronomico teso a valorizzare i prodotti e le tradizioni locali. Proposte anche alcune serate di teatro, musica e cabaret oltre che spettacoli con il coinvolgimento di alcune scuole di ballo.
Un cartellone che senza dubbio sarà all’insegna della sobrietà e del risparmio economico e che non prevederà grandi flussi di partecipanti, vista la tipologia delle kermesse proposte. Sullo sfondo un avviso pubblico dello scorso giugno con cui vennero evidenziati una molteplicità di oneri a carico dei proponenti le inziative, sebbene patrocinate dal Comune sotto forma di agevolazioni fiscali e contributive.
Obblighi a cui gli organizzatori non potranno sottrarsi, pena il mancato svolgimento delle manifestazioni. Ecco quali sono le prestazioni a carico del soggetto realizzatore: reperimento cast artistico, sorveglianza degli accessi, numerazione sedute, intestazione di tutte le scritture economiche, amministrative e contabili relative agli spettacoli, ottenimento delle autorizzazioni amministrative, allestimento delle attrezzature per lo svolgimento degli eventi oltre alla loro sorveglainza, installazione di bagni chimici per il pubblico, di camerini per gli artisti e pulizia al termine dell’evento dell’area interessata.
A carico degli organizzatori anche la sicurezza sui luoghi di lavoro, la conformità alle norme degli impianti e dei materiali utilizzati, la conformità alle norme previdenziali e assistenziali e a quelle in materia di tutela dei beni culturali e fiscali. Tutto ciò “esonerando il Comune da qualsiasi eventuale responsabilità”, era ancora riportato nell’avviso comunale. Pippo Della Corte