“Abbiamo appreso dell’iniziativa spontanea di alcuni cittadini circa i cartelli affissi lungo le strade per sollecitare i proprietari dei cani ad una più attenta gestione dei propri animali. Ci attiveremo presto per fornire soluzioni pratiche ad un problema di natura estetica ed iginica. Senza dubbio l’amministrazione avrà un ruolo attivo in tal senso in sinergia con Angri Eco Servizi”.
Così ha esrdito l’assessore con delega all’arredo urbano e al commercio Maria Immacolata D’Aniello in merito al fenomeno delle diezioni canine. Tempo fa la giunta guidata dal sindaco Cosimo Ferraioli aveva provveduto a sollecitare i cittadini ad una maggiore collaborazione per tenere pulità la città.
“Uscire con il cane senza sacchetti è come uscire in macchina senza patente, come prendere il treno senza biglietto. Raccogliere le deiezioni del tuo cane dal marciapiede e dal verde pubblico significa rispettare l’ambiente, il decoro della città e la libertà del prossimo”, venne scritto in una nota. Un messaggio chiaro che però non sembra essere stato recepito. La sanzione per chi non ottempera alla pulizia di strade e marciapiedi dopo i fisiologici bisogni del proprio cucciolo va dai cinquanta ai cinquecento euro. Lamentele anche da parte dei commercianti.
“E’ inutile nasconderlo la questione è seria. Siamo dispondibili a collaborare con l’amministrazione per sensibilizzare quella parte di popolazione ancora indiffernete a questo problema. Abbiamo in cantiere una iniziativa proposta qualche anno fa e mai partita per la quale abbiamo anche acquistato centinaia di sacchetti. La pulizia e il decoro sono aspetti a cui noi negozianti teniamo particolarmente”, ha dichiarato Aldo Severino presidente della Confecsercenti cittadina. I padroni degli amici a quattro zampe finirino nel mirino del Comune già nel dicembre del 2015 quando venne stabilito l’obbligo per i cittadini di portare i cani al guinzaglio all’interno della villa comunale. A quanto sembra la tematica è tornata d’attualità. Pippo Della Corte