Potrebbero essere ultimati a breve i lavori di adeguamento nell’area di sosta di Fondo Caiazzo. Il parcheggio è interessato da alcuni interventi tesi ad una sua riqualificazione per renderlo pienamente utilizzabile. Di certo una buona notizia per gli automobilisti e i residenti. La notizia è stata data dal sindaco Cosimo Ferraioli.
“Resa fruibile l’area parcheggio a largo Caiazzo. Immediatamente disponibili duecento posti auto. Nei prossimi giorni sarà predisposta la segnaletica stradale e la cassa automatizzata. Obiettivo migliorare la viabilità per le strade del centro urbano di Angri e ridurre il carico dei veicoli in transito”, ha fatto sapere.
L’area posta nei pressi dello stadio Novi, installata la ncessaria segnaletica e la dovuta illuminazione, potrà quindi garantire una boccata d’ossigeno anche agli esercenti che da tempo lamentano la scarsa presenza di parcheggi in centro. Una questione che si trascina da lunghi anni. Non semplicissimo il percorso da seguire per raggiungere il parking: al fine di renderlo più agevole potrebbe essere realizzata una specifica segnaletica.
A vigilare gli addetti della società Angri Eco Servizi che dal 2009 ha in gestione le strisce blu. Da qui anche due ordinanze con le quali il primo cittadino ha individuato due operatori della multiservizi conferendo loro l’incarico di ausiliari al traffico, oltre che di addetti alla sosta. Ovvero potranno svolgere le “funzioni di prevenzione ed accertamento delle violazioni in materia di sosta a pagamento”, è scritto.
Ciò in considerazione del fatto che la polizia locale “impegnata su vari fronti e per carenza di personale non riesce a contrastare in modo sufficiente ed efficace il dilagante fenomeno delle soste abusive dei veicoli nelle aree ove la sosta è consentita previo pagamento di un ticket”.
Intanto, per restare in tema l’amministrazione potrebbe avviare contatti con la proprietà al fine di prolungare il contratto di comodato d’uso dell’area ex MCM in via Nuove Cotoniere. L’accordo scadrà tra non molto e la viabilità in caso di restituzione dei suoli potrebbe subire gravi ripercussioni. Pippo Della Corte