La villa comunale potrà essere futura location per la celebrazione dei matrimoni con rito civile. E’ quanto prevede una specifica delibera di giunta su proposta dell’assessore Maria Immacolata D’aniello con delega all’arredo urbano, al commercio e alla comunicazione. Ciò in quanto sempre più cittadini hanno fatto pervenire al Comune la richiesta di potersi unire civilmente presso quella che fu la villa privata dei Principi Doria.
Una sollecitazione a quanto pare raccolta e fatta propria dalla giunta in carica. Pertanto, oltre allla sede municipale di via Semetelle e al castello Doria, chi vorrà potrà scambiarsi gli anelli anche all’aperto. Fissate allo scopo anche le tariffe che si rifanno a quelle già in vigore e approvate nel 2013 e specificamente al prezzo riguardante l’ex stanza del sindaco. Le tariffe vanno dai duecentocinquanta euro, ai quattrocento euro per i cittadini residenti e dai trecento euro, ai quattrocentocinquanta euro per quelli non residenti.
La decisione della giunta è stata possibile anche grazie alla presenza di una circolare del Ministero dell’Interno del 2007 che riconosce “la possibilità di celebrare i matrimoni al di fuori dell’edificio comunale, in una sala esterna alla casa comunale o in un giardino di sua pertinenza a condizione che tale sede sia comunque nella disponibilità dell’Ente e purchè l’istituzione della sede medesima non avvenga per un singolo matrimonio ma assuma carattere di ragionevole continuità temporale”, è scritto. Una decisione utile anche per migliorare, grazie agli importi pagati dagli sposi, la condizione della villa.
Il parco necessita, infatti, di maggiore cura e attenzione sia per quanto riguarda gli alberi e le aiuole che per quanto attiene la pulizia e la manutenzone nella sua globalità. Un’occasione per sollecitare Palazzo di Città a garantire maggiore cura alla villa, unica nel suo genere nel contesto dell’Agro e della provincia di Salerno. Pippo Della Corte