di Christian Montella – Il calcio è strano, è più di un semplice sport: è un sentimento, è la forza capace di unire tutto e tutti. Ad Angri il calcio ha una vita lunga e travagliata, novant’anni di storia tra gioie e sofferenze, tra alti e bassi,fondazioni, rifondazioni e cambi societari.
In questi novant’anni di storia due sole cose sono rimaste: la maglia grigiorossa, il senso di appartenenza e la passione dei tifosi che si sentono indissolubilmente legati ad essa.
Questo la Sanseverinese l’ha vissuto ieri sulla propria pelle.
Infatti i giorni che hanno preceduto il big match sono stati i GIORNI DEL NOI: un lavoro straordinario fatto dai tifosi e dalla società per richiamare quanta più gente possibile allo stadio, per rendere possibile l’impossibile e per raggiungere i tanto sperati play-off.
Nessuno si aspettava un gesto tanto deplorevole da parte di un atleta della Sanseverinese, che, durante l’intervallo, ha urinato vicino al murales dedicato al Santo protettore della città, scatenando la rabbia dei circa 6/700 supportes presenti al P.Novi, che si sono sentiti toccati nel profondo amore per San Giovanni Battista.
Magari il giovane calciatore non sapeva che quell’immagine tanto bella rappresentasse il Santo Patrono, ma tutto ciò ha scatenato la reazione degli undici cavallini rampanti che, sotto di 2 gol e con un uomo in meno, hanno saputo rendere possibile ciò che sembrava impossibile, portando i grigiorossi alla vittoria.
Lasciamo agli altri le chiacchiere da bar, le analisi tattiche, le polemiche arbitrali: è solo tempo di fare i complimenti alla squadra, al mister, ma soprattutto ai tifosi che hanno sostenuto e cantato per oltre novanta minuti come hanno sempre fatto in questi novant’anni di storia.
Speriamo che da oggi si inizi a pensare che volere è potere, ma soprattutto che con una tifoseria così si può tutto.
Ora mancano quattro finali e come detto popolare vuole “se San Giovanni c’è mett’a mana soja” ( è proprio il caso di dirlo), ci ritroveremo tutti insieme al Novi per un sogno che sia l’inizio di un’ avventura che ci consenta di tornare sui palcoscenici che ci competono.