Caso Rio Sguazzatoio: ancora un’ordinanza del sindaco Cosimo Ferraioli che intima al Consorzio di Bonifica Integrale di intervenire per rimuovere i detriti depositati nell’alveo del fiume. Questa volta Palazzo di Città ha scritto anche al prefetto, visto che il livello di conflittualità tra i due Enti è ormai elevato. La nuova ordinanza è stata sollecitata anche dai residenti di via Orta Longa che, con le prime piogge, hanno visto allagarsi terreni e abitazioni proprio a causa dell’intasamento dell’alveo del corso d’acqua.
Una situazione che si trascina da anni senza una soluzione concreta. Da qui la possibilità di un intervento in danno da parte del Comune che si è riservato la possibilità di operare a proprie spese per poi rivalersi sul soggetto comprensoriale «considerato che questa condizione rappresenta un pericolo per la pubblica e privata incolumità in considerazione degli allagamenti dei terreni e danneggiamento delle colture agricole, dei piani terra dei fabbricati e delle strade comunali e provinciali», è scritto nell’ordinanza. L’obiettivo è liberare l’alveo dai depositi fangosi e legnosi che impediscono il regolare deflusso dell’acqua e causano il restringimento della sezione idraulica.
Sul piede di guerra le associazioni della zona che da tempo denunciano i gravi disagi dovuti all’esondazione delle acque dell’affluente del Sarno. Ora, con quest’ultima ordinanza del sindaco Ferraioli, molti sperano che ci possano essere gli interventi necessari per dare sollievo ad agricoltori e residenti. Pippo Della Corte