Piano Urbanistico Comunale: ex MCM, confermati 147 nuovi alloggi. Il nuovo piano regolatore di recente approvato dalla giunta guidata dal sindaco Cosimo Ferraioli non ha modificato la destinazione d’uso delle ex cotoniere lasciando immutato quanto già indicato durante la scorsa gestione, anche alla luce di un legge regionale del 2008 che consente la costruzione di alloggi in “ambiti urbani degradati e dismessi” in deroga ai piani regolatori esistenti.
La delega all’urbanistica è trattenuta dall’assessore Pasquale Russo. Già all’epca la Regione Campania ritenne opportuno consentire la riqualificazione delle ex fabbriche per riattivare il comparto edilizio a patto che una quota delle nuove case venisse ceduta a prezzi calmierati. In ogni caso, a settembre il consiglio dovrà discutere e approvare lo strumento urbanistico ora licenziato solo dalla maggioranza. Eventuali modifiche potrebbero essere chieste in sede di dibattito. L’area di 64mila metri quadri è da circa un ventennio di proprietà della famiglia Russo, visto che la cessione di quote della A.R. alla multinazionale anglonipponica Princess ltd-Mitsubishi Corporation non ha riguardato anche la vendita dei suoli.
Durante la passata amministrazione venne stabilito che ventimila metri quadri avrebbero dovuto ospitare 147 nuovi alloggi: un ampio complesso residenziale composto da quattro blocchi formati da palazzine di massimo tre piani, nuove aree verdi, parcheggi, nuova viabilità e illuminazione. Il costruttore o il consorzio che realizzerà gli appartamenti, come stabilito da una specifica convenzione sottoscritta tra le parti, dovrà cedere al Comune una quota pari al sei per cento di quanto edificato cioè otto alloggi. Quello previsto, qualora realizzato, sarà il più massiccio intervento edilizio dal dopo terremoto: richiederà ingenti risorse e trasfomerà il volto del territorio, considerato che l’ex opificio è posto nel cuore della città.
L’operazione cementizia dovrebbe portare con sé una serie di migliorie volte a riqualificare una zona che risulta quasi del tutto abbandonata e degradata, solo in minima parte destinata ad uffici e a depositi. Dubbi, però, sulla tempistica realizzativa considerato che non sarà facile reperire le somme necessarie per far fronte ad un investimento speculativo di così grande portata.
Secondo indiscrezioni imprenditori edili di comuni limitrofi sarebbero potenzialmente interessati. La scelta come ovvio sarà di esclusiva competenza della proprietà. Dopo diversi anni anche la cittadinanza nutre aspettative considerato che l’ex fabbrica può potenzialmente risultare un volano per la fragile economia locale. Le MCM vennero cedute nel 1995 dall’ENI all’imprenditore Giovanni Lettieri che a sua volta le vendette nel 1997 per sedici miliardi di lire all’industriale conserviero Antonino Russo. Da allora l’area attende di conoscere il proprio futuro che a quanto pare non sarà di tipo industriale, bensì edilizio.
Pippo Della Corte