Residui attivi: il Comune vanta crediti pari a poco più di 31 milioni di euro. È quanto emerge da una determina del settore programmazione e risorse a seguito del riaccertamento dei residui attivi e passivi al fine di predisporre il bilancio.
Sono stati considerati nel conteggio quei crediti che l’amministrazione ritiene giuridicamente fondati ed esigibili. Si tratta di somme relative anche alle annualità pregresse. Denaro mai concretamente riscosso dal Municipio però utile a garantire l’equilibrio dei conti pubblici.
Anche i dirigenti di ciascun settore hanno effettuato una valutazione con riguardo alla gestione di propria competenza. È emerso che proprio il comparto programmazione e risorse ha mantenuto in vita crediti per un valore di poco superiore ai 18milioni e mezzo di euro.
Si tratta prevalentemente dell’imposta comunale sugli immobili, tassa rifiuti, addizionale Irpef, tassa occupazione suolo pubblico e altre imposte comunali.
A seguire il settore urbanistica che ha ritenuto dover riscuotere 2 milioni e 119mila euro con riguardo alle concessioni edilizie e agli oneri di urbanizzazione, importo simile anche per il settore lavori pubblici.
Il settore affari generali e promozione socio culturale vanta crediti pari a 350mila euro: tra cui alcuni stanziamenti regionali, diritti di segreteria, ma anche gli introiti preventivati e derivanti dall’utilizzo di strutture e impianti sportivi.
Infine, il comando di polizia locale ha ritenuto dover indicare come crediti vantati ed esigibili poco più di centomila euro frutto di sanzioni elevate per violazione al codice della strada. Solo poco più di centocinquantacinque euro i residui riaccertati da parte del dirigente del settore avvocatura civica. Pippo Della Corte