Riceviamo e pubblichiamo – Nella nostra società, caratterizzata da un continuo dinamismo, dove la scienza, la cultura ed il sapere non hanno forme stabili ed assolute, bensì una dimensione relativistica, progressiva e pluralistica, la scuola deve porsi l’obiettivo di rendere tutti gli alunni capaci di apprendere e di rielaborare la cultura intesa non più come una somma di contenuti o di nozioni, ma un processo di sviluppo e di continuo adattamento.
Ne consegue che il soggetto educando va messo nelle condizioni di entrare in possesso delle chiavi per decifrare la cultura e la realtà.
In tale prospettiva la scuola svolge un ruolo determinante per la crescita e la formazione delle nuove generazioni.
Per questi motivi la scuola si accredita come “ ambiente organizzato per l’apprendimento” dove acquisire competenze attraverso la sapiente e motivante proposta di nuove esperienze conoscitive, dove l’apprendimento è l’esperienza formativa per eccellenza che i bambini e gli studenti, in genere, vivono.
L’Autonomia didattica ed organizzativa, ormai realtà consolidata nella scuola, configurandosi come un articolato dispositivo di mezzi, opportunità e risorse ci consente di dare al servizio scolastico: FLESSIBILITA’- DIVERSIFICAZIONE- EFFICACIA – EFFICIENZA per raggiungere l’obiettivo di ogni sistema educativo: il successo formativo di ciascun alunno.
Appare chiaro che la scuola deve saper accogliere, promuovere, arricchire l’esperienza dei bambini in una prospettiva evolutiva, orientata al benessere ed al graduale sviluppo di competenze riferibili alle diverse età dei bambini.
I docenti creano occasioni di apprendimento significativo, permettono ai bambini, opportunamente guidati, di approfondire e sistematizzare gli apprendimenti, creano piste di lavoro per organizzare attività ed esperienze volte a promuovere la competenza in relazione all’età.
Pertanto, l’elaborazione e la realizzazione di un percorso che si identifica come un processo dinamico ed aperto, sapientemente costruito dai docenti, deve favorire la possibilità di crescita emotiva e cognitiva insieme, l’evolvere delle potenzialità di tutti e di ciascuno e l’accompagnamento dei discenti nell’avventura della conoscenza.
Determinante è al riguardo il ruolo del Dirigente Scolastico che deve Dirigere, Coordinare, Orientare, Promuovere la professionalità dei docenti che operano all’interno della sua scuola e favorire adeguate strategie organizzative e didattiche.
Infatti, la costruzione di una comunità professionale ricca di relazioni, orientata all’innovazione ed alla condivisione di progetti è sempre stimolata da una sana ed oculata leadership del Dirigente Scolastico.
Da qualche anno, entrano nella Scuola dell’Infanzia bambini di due anni e pochi mesi che sono portatori di una grande varietà di bisogni ed emozioni ,diverse,però da quelle dei bambini che si trovano a frequentare l’ultimo anno di Scuola dell’Infanzia.
Le ragioni sopra esposte rappresentano le principali motivazioni ed i presupposti nei quali si inserisce la proposta di costituire per l’anno scolastico 2016/2017 sezioni con alunni di cinque anni, progetto democraticamente condiviso e deliberato dagli Organi Collegiali.
La realizzazione di tale programma fornirebbe senz’altro ai piccoli alunni quelle specifiche opportunità di apprendimento che risultano essere basi indispensabili, sia per il loro ingresso nella scuola primaria che per tutto il percorso scolastico futuro.
In questo cammino di assunzione di responsabillità da parte dell’intera Istituzione Scolastica, che si troverà a svolgere una concreta azione di guida e di accompagnamento, nella consapevolezza che ogni azione è di per sé significativamente educante, mi sento di rassicurare i genitori dei miei piccoli alunni della Scuola dell’Infanzia circa l’assoluta qualità del progetto posto in essere.
Resto, come sempre, a completa disposizione di tutti i genitori che desiderano avere chiarimenti e delucidazioni in merito.
La Dirigente Scolastica
Dott.ssa Maddalena Pellegrini