Si è conclusa oggi a Napoli l’INTERNATIONAL CONFERENCE “Applied Behavior Analysis in the Treatment of Autism”, organizzato dall’IRFID ONLUS. Il convegno ha presentato gli studi più recenti nel campo dell’Analisi Comportamentale Applicata e ha visto la partecipazione di illustri neuropsichiatri del panorama internazionale tra i quali: il Prof. Brian A. Iwata, BCBA-D (University of Florida, Gainesville)
Prof. Judah Axe, BCBA-D (Simmons College, Boston)
Prof. Henry Schlinger, BCBA-D (California State University, Los Angeles)
Prof. Mattew Normand, BCBA (University of the Pacific, Stokton)
Prof. Peter Gerhardt (The Epic School, Paramus, NJ) .
Per l’Istituto IRFID è intervenuta la dott.ssa Valeria Rizzano, Psicomotricista ABA che ha presentato uno studio effettuato presso il Centro Neapolisanit di Ottaviano che coinvolge 6 bambini con disturbo dello spettro autistico mirato a migliorare l intellegibilita e l accuratezza del vocale.
Lo studio è stato effettuato in équipe, Rizzano Valeria, Giovanna Palmieri, con la supervisione del dottore Luigi Iovino supervisore certificato. La dott.ssa Rizzano tiene a sottolineare che solo una società capace di affrontare l’autismo è capace di rispondere a ogni altra forma di handicap perché l Autismo è il peggiore degli handicap, infatti pur accompagnandosi ad un aspetto fisico normale è un handicap grave che coinvolge diverse funzioni cerebrali e perdura per tutta la vita.
“Al momento _ continua la dott.ssa Rizzano_ il metodo indicato anche dalle linee guida dell’Istituto Superiore della Sanità Italiano per il trattamento dei disturbi dello spettro autistico, con dimostrata efficacia, è l’ABA noto come Analisi Comportamentale Applicata. Come ribadiamo in questo Convegno, tale metodo non è una cura, è una Scienza applicata. Sarebbe come dire che la Medicina è una cura. Il farmaco cura, la Medicina è la Scienza applicata che si avvale delle conoscenze di altre Scienze, tra cui la farmacologia, per curare le malattie. L’ABA studia metodi per favorire l’adattamento dell’uomo in varie situazioni, per facilitare l’apprendimento di abilità complesse. Ecco perché dà risultati anche nell’autismo. Attraverso i suoi metodi è possibile sviluppare la cognizione, il linguaggio e la comunicazione, la prospettiva del Sè, le abilità scolastiche, imparare a leggere, scrivere e fare calcoli. E suggerisce strategie efficaci anche per la riduzione dei comportamenti problematici e le stereotipie.” Floriana Longobardi