L’amministrazione corre ai ripari per rimediare al deficit di attrezzature pubbliche e chiama a raccolta i privati per evitare di colmare questo deficit con gli espropri. Il sindaco Ferraioli ha intenzione di realizzare diverse strutture di pubblico interesse, e in particolare attrezzature scolastiche e di interesse comune per aumentare le possibilità di interazione positiva, educativa e culturale tra i cittadini.
Tuttavia si deve fare i conti con la mancanza di possibilità economica per realizzare asili, palestre e teatri.
Invece di rinunciare tenta di coinvolgere privati cittadini. In sintesi si tenta il ricorso alla stipula di convenzioni tra pubblico e privato
prevedendo nel piano urbanistico comunale procedure e forme di coinvolgimento dei privati nella realizzazione degli standard, ovvero attrezzature aduso pubblico.
Per fare ciò sarà necessario che i proprietari stipulino con il comune specifiche convenzioni. Nello specifico, l’amministrazione intende raccogliere, in via esplorativa, le proposte dei privati per la realizzazione di attrezzature private di uso collettivo da inserire nella
componente programmatico operativa del nuovo piano urbanistico comunale, e da realizzarsi nel prossimo quinquennio.
In pratica si mira a realizzare: attrezzature scolastiche (scuole private, asili nido, scuole dell’infanzia, ludoteche, aree verdi attrezzate a fini didattiche); attrezzature d’interesse comune (sale conferenza, teatro, cinema); parcheggi dotati di pavimentazioni semimpermeabili
e idonee alberature); verde attrezzato per il gioco e lo sport (campetti, aree sportive all’aperto, piscine, palestre); attrezzature sanitarie
convenzionate (centri riabilitativi case di cura).
L’avviso pubblico per la raccolta di proposte per la previsione di attrezzature private ad uso pubblico parte dalla considerazione che
il fabbisogno pregresso di standard è notevole, e vista la riduzione delle risorse pubbliche risulterebbe incolmabile. Nei prossimi giorni si valuterà l’impatto politico sociale di questa proposta, in attesa dell’avviso pubblico.
Maria Paola Iovino