In ottica di collaborazione e dialogo avevamo in tempo utile segnalato all’amministrazione comunale, l’impossibilità della decorrenza immediata, cioè già dal 2015, delle delibere tardive, cioè successive al 31 Luglio.
Ancora in Consiglio Comunale l’amministrazione ha insistito, basando la propria convinzione su un ipotetico Consiglio dei Ministri che avrebbe dovuto sanare le deliberazioni tardive; mentre proprio la mattina del giorno 29 alle ore 9:45, cioè la mattinata in cui si è tenuto il Consiglio Comunale di approvazione della delibera, si è tenuto il Consiglio dei ministri numero 84, durante il quale si è discusso solo ed esclusivamente, per quanto concerne la finanza pubblica, di aumenti delle accise e di proroga alla voluntary disclosure.
Colpevolmente, si è insistito con il volere approvare in quel modo la delibera TARI senza volontà alcuna di ascolto e senza minima modestia.
Tra l’altro, ancora erroneamente, supponendo che fosse obbligo normativo procedere alla modifica della TARI e del relativo regolamento adottando il metodo normalizzato, mentre è noto già da parecchio che il vecchio metodo fu prorogato a tutto il 2015.
Anche su quest’altra questione, che potrebbe ritenersi meritoria e valida, ma solo nel caso in cui al Piano Economico e Finanziario, fosse stata allegata una dettagliata relazione, obbligatoria per legge, redatta dal gestore Angri Eco Servizi, contenente:
- GLI OBIETTIVI DI FONDO DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE
- OBIETTIVI DI GESTIONE DEL CICLO DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA
- OBIETTIVI ECONOMICI
- OBIETTIVI SOCIALI
Ciò avrebbe giustificato la distribuzione dei costi e le ipotesi di sviluppo aziendale a supporto del Piano Finanziario numerico, neanche in questo si è avuto un dovuto riscontro dalla discussione del consiglio comunale tutto. Se si segnalano alcune questioni, è solo e sempre in ottica collaborativa, al fine di dare maggiore sicurezza ai provvedimenti e nella fattispecie a provvedimenti fondamentali per la tenuta finanziaria del Comune. Un’altra Angri