10 – Il massimo dei voti spetta sempre a chi vince ma dietro il successo di Cosimo Ferraioli ci sono cinque anni di opposizione al governo Mauri, proposte e competenze che hanno convinto la maggioranza dell’elettorato.
9 – Alle donne che hanno partecipato attivamente alla tornata elettorale apportando il proprio contributo in termini di idee e proposte. Un valore aggiunto che esula dalla preferenza di genere. Saranno sette le donne presenti in consiglio comunale.
8 – Mariella Russo e Massimo Sorrentino. I più votati dagli elettori angresi. La prima ha saputo beneficiare dell’appoggio dell’ex sindaco Mauri e di cinque anni di amministrazione, il secondo ha avuto il sostegno della famiglia e di tanti amici, pur partendo da zero ha sfiorato la soglia dei settecento voti. Alla stampa locale. In un clima teso i giornalisti locali sono riusciti, molti ma non tutti, a tenere alta la soglia dell’informazione contribuendo in diversi casi a rasserenare gli animi. Un’impresa non semplice considerata la gestione, negli anni, dei rapporti tra una parte politica e diversi operatori dell’informazione.
7 – Pina D’Antuono. Il volto nuovo della politica cittadina. Ha condotto una campagna elettorale sobria, intelligente e con proposte. La presenza in consiglio comunale sarebbe stata opportuna ma il gruppo che la sosteneva non ha portato il passo dei suoi consensi. La sinistra locale deve rinnovarsi, Lei può essere la persona giusta. Medesimo voto alle compagini di “Grande Angri” e “Forza Angri” che hanno lanciato, e vinto, la sfida di Cosimo Ferraioli alla corazzata di Mauri. Ai “dissidenti” del Partito Democratico che hanno condiviso la linea di Ferraioli risultata vincente.
6 – I consiglieri “fedelissimi”, ed eletti, di Mauri. Dopo cinque anni di mandato sono stati sino alla fine coerenti mettendoci la faccia in ogni occasione per difendere Mauri e il suo operato. Alla coalizione di D’Ambrosio. La Campagna elettorale sembra essere cominciata dopo il 31 maggio. Un passo in più e maggiore determinazione avrebbero potuto portare altri risultati, in ogni caso sono stati importanti per la vittoria del sindaco.
5 – Alle associazioni e movimenti cittadini che si sono schierati presentando propri candidati lasciando emergere la propensione a ricevere benefici e “cortesie” dal politico di turno. L’associazionismo dovrebbe svincolarsi dalla politica ma negli ultimi anni, in larga parte, è stato costola dell’amministrazione con contributi a pioggia che hanno svuotato le casse comunali!
4 – Partito Democratico. Il discusso appoggio a Mauri ha contributo al flop alle regionali e successivamente al tracollo del gruppo cittadino che ha visto dimezzare i voti rispetto al 2010. Riduce il numero di rappresentanti in consiglio comunale e si ritrova sindaco Cosimo Ferraioli cui non ha rinnovato la tessera perché accusato di fare opposizione troppo rigida a quel Mauri che poi hanno sostenuto in campagna elettorale. 4 anche agli ex consiglieri di maggioranza che per cinque anni hanno criticato in privato l’ex sindaco Mauri e poi andavano in consiglio per assecondarne tutte le scelte.
3 – Al team che ha curato la campagna elettorale di Pasquale Mauri. Bene nella prima fase, adottando la solita strategia di “nascondere” il candidato sindaco. Nel momento del ballottaggio sono andati completamente in “bambola” con una serie di decisioni approssimative: dai mille posti di lavori, ai mille euro in meno di tasse, fino ad arrivare agli strali degli ultimi giorni con accuse ai competitor. Una linea comunicativa vuota e populistica che in effetti ha contribuito alla sconfitta dell’ex primo cittadino.
2 – I medici in politica non sono un valore aggiunto! L’impegno di validi professionisti non ha apportato consensi né a D’Ambrosio tanto meno a Mauri che aveva puntato su Enzo Gallo, Gianfranco D’Antonio ed Giuseppe La Mura. Stessa valutazione per chi al primo turno ha sostenuto un candidato sindaco e al ballottaggio ha tradito senza alcun contegno. Ai falsi moralisti e ai notabili che si celano dietro il perbenismo ma fanno incetta di incarichi e consulenze.
1 – A quei soggetti, che hanno scritto, offeso e denigrato il neo sindaco Cosimo Ferraioli negli ultimi sei mesi e a meno di ventiquattro ore dall’elezione hanno cancellato dai social tutti i post politici e inviato messaggi di auguri e complimenti al neo governatore facendo, semplicemente, finta di nulla. Zerbini!
0 – Una ventina di “corazzieri” del web, tra fake e profili reali, hanno avvelenato la campagna elettorale con scambio di accuse e offese. Uno spettacolo deprimente e vergognoso per la nostra comunità. Fortuna vuole che ritorneranno nelle tane per uscire, forse, tra quattro anni e mezzo.
di Luigi D’Antuono