Egregio direttore,
con il tuo permesso intendo analizzare la recente tornata elettorale prendendo spunto dal tuo simpatico pagellone che ha rappresentato un quadro generale condivisibile.
Tre sono gli elementi che più degli altri conserverò di questo periodo caratterizzato da enfatiche urla e da scarsi contenuti programmatici.
Innanzitutto il “corvo”, ovvero il detrattore che attraverso due lettere anonime scientificamente distriubite ha gettato fango sugli uni e sugli altri. L’autore delle missive ha, sebbene calcando la mano, raccontato episodi piccanti, denigratori chiamando in causa anche soggetti estranei alla politica cittadina. Pettegolezzi di paese utili a far comprendere il clima e il contesto ottenendo il riscontro voluto: tutti o quasi hanno poi commentato in maniera divertita e per niente indignata quanto riportato nel corpo dei due dattiloscritti.
Gli accordi in politica sono importanti, sebbene non fondamentali. Quelli siglati dalla coalizione perdente non sono stati compresi dall’elettorato nonostante la discesa in campo di un big (Vincenzo De Luca) che con la sua presenza ha benedetto l’alleanza Pd-Udc senza probabilmente, però, avere contezza della platea di riferimento e delle vicende locali. I suoi luogotenti avrebbero dovuto relazionare meglio e più a fondo. La coalizione vincente, molto eterogenea, ha invece sin da subito siglato un patto con Peppe D’Ambrosio e con il suo apparato. Mossa vincente che ha saldato un’ampia coalizione contro l’ex inquilino di Palazzo di Città.
Infine, la sedia vuota. Si può durante il periodo del ballottaggio rinunciare al confronto con il proprio antagonista? Si può evitare di affrontare la telecamera o la piazza in una fase così determinante? Quella sedia, su cui si sarebbe dovuto accomodare l’ex sindaco, è rimasta vuota per ben due volte: Antenna 3 e Piazza Doria (ne parlo a ragion veduta). Si è trattato di un grave errore di comunicazione. Strategia sbagliata che ha indebolito pesantemente il ruolo e la figura di Mauri che dopo cinque anni di gestione avrebbe dovuto accettare qualsiasi sfida senza porre singolari condizioni.
Ora, vedremo cosa partorirà la maggioranza bulgara che appoggia il nuovo sindaco Cosimo Ferraioli che di certo avrà enormi difficoltà nel dividere, assegnare, attribuire ruoli, incarichi, prebende, contributi, patrocini. Rumors dicono che è già iniziato il “sotto a chi tocca”. La fila dei questuanti è lunga e famelica
In bocca al lupo!
Pippo Della Corte