Esce allo scoperto la fazione di centro destra confermando le indiscrezioni trapelate nella giornata di ieri che vogliono il medico Giuseppe D’Ambrosio come esponente della nascente coalizione che si prefigge di aggregare le forze civiche della città. “Dico sin da subito che non sono mai stato legato a nessun simbolo di partito, non ho tessere di partito e non intendo averne in un prossimo futuro. La mia candidatura nasce da una idea di forze civiche, ciò nonostante in questi giorni ci sono stati incontri con alcuni partiti politici, che hanno deciso di dare pieno sostegno al mio progetto politico”, precisa Giuseppe D’Ambrosio.
L’intenzione è di non far pesare oltre misura il ruolo dei partiti di centro destra cercando di dare vita ad un polo civico moderato facendo leva sul sostegno di Fratelli d’Italia e sull’assetto che ha diretto la Provincia di Salerno negli ultimi anni. Forza Italia, principale partner di FdI, non sembra aver metabolizzato la fuga in avanti di alcuni esponenti angresi del gruppo Cirielli con i rappresentanti del partito di Berlusconi che spingono per le primarie di coalizione.
E intanto, D’Ambrosio appare fortemente determinato nella sua decisione di partecipare alla competizione elettorale. “La mia candidatura nasce da una idea di forze civiche – spiega il cardiologo angrese – ciò nonostante in questi giorni ci sono stati incontri con alcuni partiti politici, che hanno deciso di dare pieno sostegno al mio progetto politico”.
Il neo candidato dovrebbe godere, al momento, dell’appoggio incondizionato di Fratelli d’Italia e di una lista civica vicina all’ex presidente della Provincia, Edmondo Cirielli, in attesa che Forza Italia e un’altra civica di centro destra sciolgano le riserve. “La mia storia personale e professionale testimoniano il mio senso della famiglia e del dovere, e la mia curiosità e voglia di crescere e confrontarmi con sfide sempre nuove. Metto al servizio dei miei concittadini queste mie caratteristiche, che spero saranno utili a far crescere il benessere di tutta la comunità”, tuona D’Ambrosio.