Parte dai giovani democratici del circolo Berlinguer la richiesta a tutti i componenti dell’amministrazione Mauri di ridursi l’indennità percepita. I GD, presieduti da Francesco Ferraioli, ritengono che abbassando la percentuale dell’indennità spettante alla giunta comunale, di un 50 per cento, si potrebbero già potenziare le attività e le iniziative nel settore delle politiche sociali. «L’amministrazione -spiegano i giovani del partito democratico- nel 2012 ha speso 136.966,25 euro di indennità. I dati del 2013 non sono ancora pubblici».
Dopo l’analisi della spesa, durante il governo targato Mauri, l’appello si estende anche alle prossime amministrazioni, tanto anche in vista della campagna elettorale del 2015. «I giovani democratici di Angri -continuano- nella prossima campagna elettorale, pertanto, si impegnano a chiedere alla prossima amministrazione comunale una riduzione del 50 per cento delle indennità del sindaco, del vicesindaco e degli assessori».
E ancora: «In tal modo l’ente comune avrebbe un risparmio di 70mila euro annui. Tale risparmio dovrà essere destinato ai servizi sociali del territorio». Sono tante le iniziative che potrebbero essere realizzate con la somma derivante dal taglio del 50 per cento delle indennità, comead esempioil servizio dimensascolastica gratuita. Nonè la prima volta che partiti politici o associazioni chiedono all’amministrazione di ridursi l’indennità.
Tuttavia, l’amministrazione sul punto non ha ancora deciso di rispondere. Si tratta, senza dubbio, di una decisione coraggiosa e impegnativa, che è già stata assunta da altre amministrazioni comunali, in particolare in questo momento così drammatico e precario. Si precisa, comunque, che l’indennità, nonché la sua misura, è stabilità da una normativa. Ora si attende di conoscere la posizione dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Pasquale Mauri in materia.
Dal circolo “Enrico Berlinguer” si leva una richiesta condivisibile anche perché non si tratta di una eliminazione, ma semplicemente di una riduzione dell’indennità. Una decisione che potrebbe che fare bene al rapporto tra governanti e governati, e che dimostrerebbe che in un periodo così difficile i primi pronti a tirare la cinghia per il bene comune sono gli amministratori. Maria Paola Iovino