“Spettri al castello”, montano le durissime polemiche politiche. È questo il quadro che emerge alla luce dei trecentomila euro che saranno erogati per attivare la macchina organizzativa finalizzata alla realizzazione della kermesse voluta dall’amministrazione retta dal sindaco Pasquale Mauri. I fondi impiegati provengono dalla Regione, ma stanziati da Bruxelles.
«Non volendo entrare nel merito dei soggetti o delle imprese coinvolte che beneficeranno del danaro, mi auguro che la manifestazione non sia vista per il sindaco e per i suoi come una enorme macchina per alimentare il consenso in vista delle prossime amministrative. Strano comunque che i nomi delle persone e delle ditte siano sempre gli stessi», ha dichiarato Francesco D’Antuono (Forza Italia).
Quindi continua non risparmiando sferzate all’amministrazione: «Faccio anche una considerazione: tre anni e mezzo fa il primo cittadino riconsegnò in pompa magna alla città il Castello Doria, ora apprendiamo che l’immobile necessita di ulteriori interventi migliorativi».
Ancora: «Qualcuno spieghi cosa è successo e perché serviranno altri centomila euro per rifare gli infissi». Insomma, la questione è destinata sicuramente a fare discutere anche alla luce del fatto che, l’anno prossimo, ad Angri si voterà per eleggere il nuovosindaco. Considerazioni analoghe anche quelle del leader del centrosinistra in Consiglio, Cosimo Ferraioli.
«Questa giunta sta esaltando l’effimero e la vacuità, unico modo per creare forme di consenso. Di questa manifestazione resterà ben poco a parte gli affidamenti e gli incarichi lautamente elargiti. L’obiettivo sembra chiaro: il sindaco sta agendo per un proprio tornaconto elettorale».
Non sembra dunque avere alcundubbio a riguardo Cosimo Ferraioli. Quindi c’è l’affondo finale: «Non mi spiego come sia possibile che si dirottino i fondi post sisma della 219 per alcuni interventi necessari. Se la maggioranza avesse profuso in questi anni energie per reperire risorse da destinare a opere di interesse collettivo sarebbe stato molto più utile per tutti, mauna certa vanità ha preso il sopravvento». Una questione destinata sicuramente a creare forti polemiche. Pippo Della Corte