Scoppia il caso politico nel gruppo «Indipendenti per Angri». Dopo le festività, le opposizioni alla resa dei conti: «Chi ha salvato Mauri pur sedendo tra le fila avversarie ora deve assumersi le sue responsabilità». È il monito lanciato dal presidente del consiglio comunale angrese Arturo Sorrentino, esponente di Indipendenti per Angri dalle fila dell’opposizione, a dieci giorni dall’assise sul bilancio convocata poco prima delle festività natalizie.
Nonostante reggesse il mandato con una stringatissima maggioranza a 10 contro gli 11 della controparte, il sindaco Pasquale Mauri era riuscito a salvare la fascia tricolore grazie a tre «stampelle assenti dell’opposizione»: Amalia Scoppa, Pasquale Annarumma e Nordino Fiorelli.
La loro assenza in aula aveva garantito un ribaltamento dei numeri in favore del sindaco gettando le basi per il proseguo del mandato in scadenza nel 2015. Il tutto, con la disapprovazione degli oppositori presenti.
Senza celare il dissenso, i consiglieri Cosimo Ferraioli e Marcello Ferrara avevano puntato il dito contro i «compagni assenti, rei di aver stipulato presunti accordi sottobanco». Sulla stessa linea, anche il gruppo Fratellid’Italia avevadenunciato le presunte «strategie occulte salva-mandato concretizzatesi in mere campagne acquisti».
Ora, a chiedere chiarezza, anche il presidente del consiglio comunale Arturo Sorrentino che lancia l’aut-aut al suo gruppo politico: «Chiedo le dimissioni di Nordino Fiorelli da capogruppo di Indipendenti per Angri: se resta lui, me ne andrò io». Per Sorrentino, trascorse le festività natalizie, i tempi sono ormai maturi per tirare le somme. «L’assenza di Fiorelli è una prova di incoerenza verso la scelta di sedere all’opposizione fino alla fine del mandato. Io, confermo la mia posizione manon ammetto collusioni».
Pertanto, Fiorelli potrebbe essere costrettoadecideresemigrare in maggioranza omotivare la sua permanenza all’opposizione. Floriana Longobardi