Elezioni amministrative 2015: Umberto Postiglione di nuovo in pista? È questo l'interrogativo che da un po’ di tempo sta circolando con insistenza negli ambienti politici cittadini. Per ora solo indiscrezioni, voci, rumors. Insomma, per il momento una suggestione di fine anno. Il capo delle prefetture, molto vicino al ministro dell’Interno Angelino Alfano, andrà presto in pensione potendo così dedicarsi a tempo pieno all'attività politica. Postiglione, già prefetto di Agrigento e Palermo e commissario straordinario della Provincia di Roma, è dal cinque agosto scorso al vertice del Dipartimento per gli affari interni e territoriali del Viminale.
È stato eletto sindaco nel 1995 e nel 1999: un'esperienza mai completamente dimenticata, anche se segnata da uno scioglimento anticipato dell’assise, e che potrebbe nuovamente affascinare il super prefetto.
Postiglione potrebbe costituire un asse preferenziale con il senatore Giuseppe Esposito (Nuovo Centrodestra) e con il manager dell’Asl Antonio Squillante (Fratelli d’Italia) nel tentativo di rappresentare una concreta alternativa all’attuale sindaco Pasquale Mauri (Udc).
Inoltre, vanta buoni rapporti con diversi esponenti dell’area centrista che attualmente siedono in Consiglio comunale tra cui Emilio Testa, Marcello Ferrara, Giuseppe Galasso che si sono allontanati dal primo cittadino.
Da non trascurare, inoltre, le relazioni consolidate durante l'esperienza sindacale con molti diessini, ora esponenti del Pd: Luigi D’Antuono, Alberto Pizzo, Giuseppe Iovane. Senza dimenticare l’amicizia con l’ex sindaco Giuseppe La Mura, con il referente cittadino del M5S Piervincenzo Costabile e con il presidente della Pro Loco Giuseppe Abate.
Apprezzato anche dalla burocrazia municipale, potrebbe ottenere il placet da parte dei comunali ancora legati alla figura dell’ex sindaco. Insomma, una posizione trasversale che potrebbe scompaginare la staticità dell’attuale stato di cose ponendosi al centro dello scacchiere politico. Ipotesi che potrà trovare conferma entro la prima metà del nuovo anno, quando i tempi per iniziare a pensare alle amministrative saranno più maturi. Ma l’ipotesi non sembra essere assolutamente campata in aria. Pippo Della Corte