Risiko in amministrazione alla vigilia del consiglio-verità sul bilancio. Elezioni anticipate o governo dalle «larghe intese?» Testa a testa tra maggioranza e opposizione: i guelfi e i ghibellini del consiglio angrese si giocano la partita per mandare a casa il sindaco o per concludere il mandato in scadenza nel 2015.
A fare la differenza, c’è lo scarto di un solo voto. Se, ufficialmente, l’opposizione rappresenterebbe la vera maggioranza in consiglio con 11 consiglieri contro i 10 della controparte, a salvare la fascia tricolore del sindaco Mauri potrebbero essere solo i chiacchierati accordi sottobanco o i cambi di casacca dell’ultimo minuto in grado di rimescolare le carte. Tuttavia,dopo l’sos salva-mandato lanciato alle opposizioni, ora il sindaco Mauri potrebbe avere «nemici in casa».
È questa l’ultimissima indiscrezione trapelata dagli ambienti politici angresi. Se tramite le «consultazioni sindacali » Mauri potrebbe aver trovato in Pasquale Annarumma il papabile consigliere-stampella dalle fila dell’opposizione, necessario per il ribaltamento dei numeri in consiglio per l’approvazione del bilancio, nuovi attriti in maggioranza, di contro, potrebbero intaccare la strategia del primo cittadino.
Nello specifico, dalle indiscrezioni, sembrerebbe che tra il sindaco Mauri e il consigliere Alberto Milo, negli ultimi giorni, non corra buon sangue e che il consigliere di maggioranza avrebbe messo in discussione il suo voto favorevole al bilancio. Il presunto motivo dell’attrito, dalle voci trapelate, sarebbe un’incomprensione in merito al regolamento dei «dehors»,ossia degli spazi esterni alle attività commerciali.
Al di là delle indiscrezioni politiche, l’argomento ha acceso la polemica in città. Se nel 2010 il comune con una delibera di consiglio comunale aveva regolamentato tali spazi concessi agli esercenti, poi, nel 2013, con una delibera di giunta, ha sospeso l’efficacia diffidando i commercianti perché erano scadute le necessarie autorizzazioni. Sull’argomento, la stoccata del movimento Avanguardia che denuncia «L’amministrazione Mauri sta uccidendo il commercio. Quest’anno,sotto l’albero di Natale, gli esercenti hanno trovato la rimozione dei dehors: un provvedimento che non solo penalizza il commercio ma mette a rischio posti di lavoro ».
Pertanto Avanguardia chiede alla giunta e all’assise cittadina di «revocare l’ordinanza di rimozione per i dehors, attivare la richiesta di rinnovo per quelli esistenti e a coloro i quali accetteranno le nuove disposizioni della soprintendenza e impostare un giusto canone per l’occupazione del suolo pubblico». Floriana Longobardi (IlMattino)