Non è una novità assoluta, certamente lo è per Angri, ed ha una sua utilità: meno bottiglie di plastica e più acqua di rubinetto. Sì, perché quella erogata dalla prima Casa dell’Acqua inaugurata domenica 20 ottobre scorso in Via Nazionale è proprio l’acqua che scorre dai nostri rubinetti, filtrata e addizionata con anidride carbonica. Come ha dichiarato il titolare della ditta installatrice, l’Amministrazione non ha sostenuto costi e non ne sosterrà, visto che l’acqua sarà prelevata dagli utenti al costo di 3 o 5 centesimi di Euro al litro, a seconda se liscia o gassata.
Visto che il titolare parla di una concessione comunale per la realizzazione e la gestione della Casa dell’Acqua, è necessario che il Sindaco Mauri ci dia qualche ulteriore informazione, sperando che anche in questa occasione non dimostri di avere le idee confuse in materia di appalti e concessioni. Mauri deve informare e chiarire alla cittadinanza, a quanto ammonta il canone (oppure l’aggio, il compenso, la percentuale sugli incassi, insomma i soldi) che il concessionario è tenuto a versare al Comune per aver realizzato la Casa dell’acqua e per la sua gestione?
Gli Angresi vanno rispettati e non trattati da deficienti che si … bevono tutto! Invece di inondarli, ad ogni pié sospinto, di comunicati e di tante inutili parole, bisogna fornire loro serie e documentate informazioni; in quest’occasione una sola (quanto incassa il Comune?) é l’informazione utile ai cittadini per capire se hanno davvero ottenuto un nuovo servizio o se hanno avuto un altro (mauriano) servizio. Cosimo Ferraioli Capogruppo consiliare Pd-centrosinistra