Pochi sussulti nel consiglio comunale in programma ieri sera e chi si attendeva una pungente seduta è rimasto deluso. La diatriba Mauri-Ferrara si è consumata con qualche frecciata lanciata dal consigliere comunale al primo cittadino che in apertura di seduta si è lanciato in una propagandistica relazione fondata sulle cose realizzate in questi anni di governo.
Il resoconto del sindaco è apparso propedeutico ad un possibile commiato, mentre Ferrara ha incalzato sulle carenze di alcuni settori di palazzo di città accusati di inefficienza e di incapacità ad introitare il denaro con particolare riferimento al comparto delle politiche sociali guidato da Angela Marciano.
Sul fronte politico il governatore angrese ha lanciato segnali d’apertura alle forze di opposizione annunciando la disponibilità al dialogo con le opposizioni, (non poteva essere altrimenti considerata la risicata maggioranza che si ritrova n.d.r.) che hanno, però, declinato l’invito sottolineando la responsabilità a votare i provvedimenti che riterranno necessari per lo sviluppo della città. Inequivocabile il messaggio lanciato dal consigliere del Pdl, Francesco D’Antuono, che ha voluto ribadire la posizione del gruppo consiliare.
“Per evitare confusione e smontare le illazioni di questi giorni – ha precisato D’Antuono – a nome del gruppo confermo che resteremo all’opposizione di questa maggioranza e vorrei che anche gli altri esponenti dei diversi gruppi che siedono nei banchi della minoranza manifestassero la propria posizione”.
Un invito raccolto dal capogruppo del Partito Democratico, Cosimo Ferraioli. “E’ fuori dubbio che la rappresentanza del Pd-centro sinistra resterà lontano dal modo di fare del governo Mauri – ha spiegato Ferraioli – valuteremo, come abbiamo sempre fatto, ogni singolo provvedimento ma non intendiamo caldeggiare le attività di un sindaco che proclama apertura ma nei fatti si comporta diversamente e adesso che non ha più i numeri viene a proporci forme di collaborazione poco praticabili”.