In merito all'ipotesi circolata in questi giorni di stralciare il deposito CSTP di Cava dei Tirreni dai beni alienabili del consorzio in attesa della definizione del contenzioso IVA è intervenuto il Sindaco di Angri Pasquale Mauri. “È un'ipotesi che a me non piace affatto – ha dichiarato il primo cittadino – Le priorità restano tre: recuperare quel 7% di servizi che si prevede di tagliare ulteriormente danneggiando i nostri territori e la nostra popolazione, evitare i licenziamenti, e recuperare i 3,5 milioni di euro che si conta di risparmiare attraverso la disdetta di tutti i contratti integrativi aziendali. Il PDL salernitano e la Provincia di Salerno hanno tolto dalle casse del CSTP 3 milioni di euro di corrispettivi regalati ad aziende private per onorare evidenti impegni elettorali. Cambiali che non possono essere onorate dai lavoratori CSTP, i quali con enorme sacrificio saranno costretti ad accettare una decurtazione in busta paga di circa 3-400 euro lordi pur di salvaguardare il proprio posto di lavoro. Il Comune di Angri lo ha già evidenziato in altre occasioni e lo ribadirà durante la prossima assemblea dei soci: qualsiasi economia aggiuntiva non prevista nel piano industriale dovrà essere destinata solo ed esclusivamente a ridare dignità ai tutti i lavoratori del CSTP, grazie ai quali in questi lunghi mesi di inutile e sterile diatriba politica tra i due palazzi di città di Salerno è stato possibile garantire quel minimo seppur indecoroso servizio di trasporto ai nostri concittadini”. “Inoltre tengo a ricordare – ha precisato Mauri – che il Comune di Angri già lo scorso marzo era contrario alla messa in liquidazione del CSTP e pronto a ricapitalizzare la propria quota, cosciente del ruolo strategico ed insostituibile del trasporto pubblico locale. I soci di maggioranza, nonché enti concedenti, ci spieghino cosa sia cambiato da allora ad oggi se, nonostante i 5 milioni che la Regione Campania verserà al CSTP, la quota da ricapitalizzare supera i 4 milioni di euro. Otto lunghi mesi di inutile polemiche hanno generato solo disservizi e momenti di alta tensione sociale”. “Il fallimento del CSTP – ha continuato il Sindaco di Angri – sarebbe ascrivibile soltanto alla incompetenza ed inadeguatezza dell'intera classe politica salernitana, pertanto il mio invito ai Sindaci soci è quello di risanare e rilanciare il CSTP, di mettere da parte campanilismi ed appartenenze politiche”.
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