Cinquantaduemilaeuro di debiti fuori bilancio approvati, Imu, il dibattito sull'acqua come bene pubblico e tante polemiche. Non sono mancati neppure ieri pomeriggio momenti di grande tensione dialettica tra maggioranza ed opposizione, al consiglio comunale di Angri in scena presso la Casa del cittadino. Tanto che, intornoalle18.30, il presidente del consiglio Gianluca Giordano ha sospeso per quindici minuti l'assemblea, non riuscendo a calmare gli animi del consigliere di maggioranza Marcello Ferrara e di opposizione Cosimo Ferraioli, al culmine della discussione sui debiti fuori bilancio.
Al primo punto all'ordine del giorno, l'approvazione del regolamento per l’applicazione dell’Imu, «di cui siamo stati costretti a ratificare la normativa nazionale, avendo pochissima discrezionalità di manovra», ha ammesso l'assessore Giacomo Sorrentino. Ma è sull'approvazione di quattro debiti fuori bilancio per complessivi 52milaeuro (destinatari due legali, un cittadino «per risarcimento danni da insidia stradale» ed un fornitore di carburante) che si è innescata una lunga discussione politica.
Aperta dall'annuncio di Ferrara: «Mi sono stufato di alzare il dito per sanare i debiti accumulati dalle precedenti Amministrazioni, non li voto più e chiedo alla segretaria di rendere pubblico in consiglio l'elenco dei professionisti che vantano crediti con il Comune».
Dichiarazioni che, tra sostegni e dissensi, sono state "stoppate" dall'invito del sindaco Pasquale Mauri «all'ennesima assunzione di responsabilità», che ha spinto Ferrara a votare a favore insieme agli altri 10 componenti la maggioranza i quattro debiti all'ordine del giorno, pur specificando «la necessità di inviare tutti i debiti sinora approvati alla Procura ed alla Corte dei Conti, per evitare di doverci difendere tra 5-6anni in un'aula di tribunale! ».
La discussione si è conclusa con l'invito di Ferraioli «ad accogliere un parere della Corte deiConti, e pagare le sentenze passate in giudicato prima di riconoscerle in consiglio come debiti fuori bilancio, evitando così di pagarci anche gli interessi maturati». Approvata infine all'unanimità la modifica dell'articolo 3 dello Statuto comunale, che introduce il concetto di Acqua come bene pubblico, per accelerare un ritorno dei Comuni alla gestione pubblica dell'acqua, coinvolgendo altri Enti nell'approvazione di questo articolo dello Statuto. francesco rossi