“Sono scomparsi i documenti dell’affidamento del servizio alla Soget e se nei prossimi giorni non troveremo gli atti andrò alla Procura della Repubblica per sporgere denuncia”. Le affermazioni di notevole rilevanza sono del primo cittadino Pasquale Mauri che nel corso dell’incontro convocato dal partito democratico ha illustrato l’azione della Soget sul territorio doriano elencando una serie di dati che consentirebbero all’ente di incassare svariati milioni di euro attraverso il recupero dei crediti dell’Ici e della Tarsu.
Il governatore angrese non ha lesinato stoccate ai suoi predecessori enumerando gli oneri ereditati e accusando il commissario prefettizio Bruno Pezzuto di aver stilato il documento di convenzione con la società abruzzese.
La scomparsa degli atti deliberativi, come affermato da Mauri, è di assoluta drammaticità e qualora i responsabili del palazzo non riuscissero a ritrovare straccio delle gare d’appalto e della convenzione sarebbe obbligatorio mettere in allerta l’autorità giudiziaria.
Il vulcanico sindaco doriano, scortato dalla squadra di consiglieri, parenti e personaggi che gravitano attorno alla sua compagine politica, ha lanciato accuse pesanti scaricando, come suo costume, tutte le responsabilità sugli amministratori e funzionari legati ai passati governi.
Mauri si è soffermato anche sull’inutilità della farmacie comunali presenti sul territorio angrese che avrebbero accumulato nei primi anni di attività consistenti debiti.
Gli atti deliberativi furono prodotti dal governo capeggiato dal sindaco Giuseppe La Mura che ha precisato alla platea e al primo cittadino angrese la funzionalità e la pianificazione della farmacie comunali incassando il consenso del parterre e il passo indietro di Mauri che a seguito della accurata spiegazione è tornato sui propri passi.
Tuttavia, sono rimasti delusi i cittadini che si aspettavano spiegazioni easustive circa il rapporto contrattuale che ha legato il figlio del sindaco Mauri alla Soget per quattro mesi.
