Alla vigilia del consiglio comunale ad Angri, uno degli argomenti di scottante attualitá resta la polemica sul bando di gara per la fornitura di pasti alle mense scolastiche. Sul punto si registra un fronte comune da parte di sette consiglieri di minoranza, appartenenti a realtá politiche ben distinte: Pdl, Pd e Indipendenti per Angri, gruppo i cui consiglieri dichiarano la propria appartenenza all’Udc.
Tante le domande e le perplessitá che, come spiega il capogruppo Pdl Angri, Antonio Squillante, verranno formulate all’amministrazione guidata da Pasquale Mauri, nel prossimo Consiglio, chiedendo l’inserimento, nell’ordine del giorno, di un punto interamente dedicato alla discussione sulla gara della mensa scolastica.
«Il sindaco, non si deve nascondere dietro un dito – precisa Cosimo Ferraioli, Pd – e ci deve dare delle risposte sulla gara della mensa, perché ci sono molti punti oscuri, soprattutto su chi ha materialmente posto in essere gli atti. Il primo dubbio che mi viene in mente pensando alla gara che si sta svolgendo ad Angri, è che all’ente non c’è un ufficio gare e contratti. I comuni con un grande numero di abitanti, quale Angri, gestiscono gli appalti, specializzando il personale in un apposito ufficio, in modo da evitare che i responsabili dei settori possano incorrere in qualche errore, anche non voluto».
Non tarda la replica del primo cittadino angrese che annuncia che fornirá dettagliate delucidazioni in materia solo a conclusione dell’espletamento delle procedure di gara in corso. Infatti Mauri punta il dito contro «chi vuole fare polemiche strumentali» durante la delicata fase dell’apertura delle buste contenenti l’offerta tecnica e l’offerta economica dei partecipanti alla gara.
«Per l’ennesima volta c’è chi vuole solo buttare fango sulla mia amministrazione, dicendo bugie e cose diverse dalla realtá. La commissione sta lavorando, e non posso lasciare altre dichiarazioni, perché è giusto che la stessa non venga influenzata né condizionata da niente e da nessuno. A breve la cittá saprá questo bando come è nato, come è partito, quali sono state le varie fasi, e perché si è svolto in un modo e non in un altro. Anche in queste occasioni rendiamo partecipi i cittadini». Maria Paola Iovino