Riceviamo e pubblichiamo
Il giorno 3 aprile 2025, alle ore 16:30, mi sono recata presso i Servizi Sociali insieme a una collega, in qualità di operatrici addette alla refezione scolastica, per partecipare a una riunione tra scuola, Comune, ASL e rappresentanti dei vari plessi scolastici.
Appena arrivata, ho percepito chiaramente un atteggiamento di disapprovazione nei miei confronti da parte di una consigliera comunale, che ha manifestato perplessità sulla mia presenza all’incontro. Per evitare inutili tensioni, ho scelto di non reagire e di mantenere un atteggiamento collaborativo, motivata esclusivamente dal desiderio di offrire un contributo costruttivo sul tema della refezione scolastica, spesso oggetto di discussione anche in nostra assenza.
Alla riunione erano presenti due consiglieri comunali (una di maggioranza e una di minoranza), l’assessore alla Pubblica Istruzione, le insegnanti referenti dei plessi e le rappresentanti dei genitori. Durante l’incontro, sono state sollevate obiezioni riguardo alla presenza mia, della mia collega e della referente della ditta incaricata del servizio mensa, con richieste di chiarimento formale sulla nostra partecipazione.
L’assessore ha chiarito che non era ancora stato verbalizzato nulla in merito, ma che sarebbe stato fatto successivamente. Nonostante ciò, si è insistito sul fatto che la nostra presenza non fosse regolarmente autorizzata, in assenza di un invito ufficiale. Di conseguenza, mentre la referente della ditta è stata autorizzata a rimanere, noi ci siamo viste costrette ad allontanarci, nonostante la volontà di partecipare in modo propositivo.
La mia uscita dalla riunione è stata una scelta responsabile per consentire un confronto sereno tra le parti. Tuttavia, ritengo importante sottolineare che la nostra partecipazione era finalizzata esclusivamente al bene del servizio scolastico e alla trasparenza nei confronti delle famiglie. Rosa Francese