La Sinfonia n. 8 in Si minore D 759, comunemente detta Incompiuta, scritta nel 1822, è una delle composizioni più note di Franz Schubert (fonte Wikipedia).
Non sono un esperto di musica classica, ma mi viene il dubbio che tale opera sia diventata così famosa forse proprio perché non è mai stata completata. Del resto capita molto spesso nelle vicende quotidiane rilevare le mancanze, ad esempio si nota subito una buca sul manto stradale piuttosto che le decine di chilometri di strade cittadine in perfetto ordine, oppure salta agli occhi il lampione stradale spento invece delle centinaia di luci che illuminano anche gli angoli più bui del territorio cittadino.
Come recitava il titolo di una famosa serie a cartoni animati degli anni ottanta: “Siamo fatti così”. Bisogna anche ammettere però che alcune “incompletezze” fanno davvero male agli occhi ed alla mente e meritano di essere stigmatizzate nel tentativo, seppure il più delle volte vano, di stimolare chi di dovere a portare a termine nel miglior modo possibile il lavoro iniziato.
Vi faccio qualche esempio spicciolo di ciò a cui mi riferisco. Sono almeno cinque anni che il comune ha bandito una gara d’appalto per la sistemazione dell’area ex scalo merci (invero ad oggi completata), operazione propedeutica alla delocalizzazione del mercato settimanale, ma le bancarelle dei venditori e la torma di compratori, continuano ad affollare via L. da Vinci, con le problematiche che i residenti continuano a denunciare.
A seguire diamo uno sguardo alla situazione “stadio” per cui è previsto un ammodernamento delle tribune con la realizzazione di alcune opere “accessorie” (tribuna stampa, bagni etc.), l’idea progettuale è del 2022 con contestuale richiesta di finanziamento di 600mila euro, ma al momento nulla si muove e non si sa neanche se il comune sta già pagando le rate del mutuo acceso con la cassa depositi e prestiti. Altro fiore all’occhiello di incompiuta amministrazione è la “querelle” che riguarda i due edifici già sedi della ASL; per quanto concerne la struttura di via Arnedi, risale al 2012 il passaggio di consegne tra regione e comune (a seguito di permuta con i nuovi uffici di via dei Goti), poi con il passare degli anni, i progetti si sono succeduti sul tavolo del sindaco e dei responsabili competenti ma ad ora nulla si è mosso.
Invece riguardo la struttura di via Semetelle, anch’essa facente parte della citata permuta, nel Luglio 2015 il nostro meritato sindaco dichiarò: “La firma è un atto dovuto per il rilascio dei locali di via Semetelle e la presa in carico del distretto sanitario di via dei Goti che ci permette di avere un edificio moderno e funzionale per i servizi alla comunità, dall’altra parte – spiega il primo cittadino angrese – avremo la possibilità di strutturare e utilizzare diversamente gli uffici di via Semetelle per i quali abbiamo già delle idee chiare sulle quali stiamo lavorando”.
Evidentemente stanno ancora lavorando… Non possiamo e non dobbiamo dimenticare il faraonico progetto, conseguente un protocollo d’intesa del 2016 con il comune di Sant’Antonio Abate, presentato nel 2021 e pomposamente denominato “Parco dell’accoglienza” per il quale il comune di Angri ha chiesto un finanziamento di oltre 4 milioni di euro (a leggere la relazione tecnica allegata al progetto si rischia “l’accapponamento” della pelle); nel 2022 detto finanziamento sembrerebbe sia stato concesso, a febbraio 2023 è stato presentato il bando di gara ed il novembre successivo è stato sbandierato l’inizio dei lavori, ma ad oggi “eppur nulla si muove”.
E potremmo continuare con il coreografico “spartitraffico” di via Cupa Mastrogennaro, con l’imprescindibile rampa in uscita al casello Angri sud per le provenienze da Salerno, con l’ammuffita area ex MCM ed ultimo ma non ultimo il famigerato parcheggio di Corso Italia. Tanti “coitus interruptus” che invece di determinare l’insorgere di una prostatite, provocano travasi di bile e bruciori di stomaco a tanti cittadini angresi.
Mi spiace per il buon Schubert, ma la sua “Sinfonia n. 8 in Si minore D 759” è destinata a perdere il primato a favore della nostra amministrazione che, oltre ad essere incompleta, incompetente, inadempiente, inconsistente, indifferente etc. etc., ha ampiamente dimostrato negli anni di essere l’unica ed indiscussa “incompiuta”.