“Si comunica alla gentile utenza che dal Comune di Angri è pervenuta un’ingiunzione di trasloco, dall’attuale ubicazione di via Stabia 6 al nuovo plesso Opromolla sito in via Dante Alighieri, pertanto sarà impossibile, fino a data da destinarsi, supportare qualsiasi richiesta”.
La comunicazione pubblicata sul sito ufficiale della scuola “Galvani-Opromolla” è sintetica ma racchiude il significato di un braccio di ferro, mal celato, tra una parte del governo cittadino e i vertici dell’istituzione scolastica che da alcuni mesi sta incalzando la maggioranza del sindaco Cosimo Ferraioli e l’assessore alle politiche scolastiche, Giusy D’Antuono, in merito al piano di dimensionamento voluto dalla giunta comunale.
In pratica da palazzo di città è partita un’ingiunzione per accelerare le pratiche del trasferimento della segreteria scolastica della “Galvani-Opromolla” al nuovo edificio di via Alighieri. Gli uffici di segreteria da anni erano ubicati presso la sede di via Stabia della scuola “Don Enrico Smaldone”.
La dirigente scolastica della “Galvani-Opromolla”, Anna Scimone, lo scorso 4 ottobre aveva inviato una nota a mezzo Pec al sindaco Cosimo Ferraioli nella quale chiedeva la sospensione delle attività di trasloco degli uffici di segreteria e presidenza “tenuto conto dell’imminente dimensionamento che coinvolgerà i diversi istituti della città e considerata l’esigenza di ridurre al minimo i rischi connessi al trasferimento degli archivi e della documentazione in possesso di questa istituzione scolastica, valutando come periodo più congruo durante il quale effettuare il trasloco il mese di luglio 2024” veniva evidenziato nella nota.
“È palese la volontà di questa amministrazione di cancellare la storia e la reputazione di una delle istituzioni angresi per antonomasia: l’autonomia scolastica della Galvani–Opromolla – scrivono i consiglieri di “Progettiamo Angri” – Dopo il tentativo ancora in corso da parte dell’amministrazione Ferraioli di smantellarla, attraverso la delibera di dimensionamento, oggi l’istituzione scolastica deve fare fronte a un trasloco coatto in locali insicuri e inidonei dal punto di vista tecnologico, trasformando per l’occasione l’azienda speciale AES in società di traslochi. A pensar male si fa peccato ma spesso ci si azzecca, ci troviamo di fronte a una chiara volontà politica di cancellare la Galvani/Opromolla o a un assessore delegato inadeguato e poco competente? Siamo convinti della seconda ipotesi pertanto chiediamo con forza a questa amministrazione di usare un po’ di buon senso e fermare l’Assessore D’Antuono quanto prima possibile!”.