Dopo un rinvio causato dalle avverse condizioni meteo, domenica scorsa (1° ottobre n.d.r.) si è tenuto il Palio Storico della città di Angri. Io non ero presente per una mia personale avversione a questo tipo di manifestazioni, quindi non posso testimoniare del successo o meno dell’iniziativa; del resto la rievocazione da cui ho preso spunto è solo “una scusa” per parlare anche di altro, e più precisamente delle tante occasioni perdute dalla nostra cittadina, per colpa di chi poco conta, quello che pesa è che continuiamo a lasciar correre la vita senza “viverla”.
Comunque va precisato che il Palio Storico di Angri è anch’esso un’opportunità che non è stata sfruttata a dovere per arricchire il nostro paese, basti guardare quello che succede in alcuni comuni dell’agro che molto più abilmente hanno messo a frutto tali manifestazioni.
Il nostro evento conta oltre trent’anni dalla sua prima edizione ma non è mai decollato veramente restando arginato negli angusti confini della nostra ridente cittadina (e va ricordato che nella passata consiliatura, l’attuale maggioranza ebbe anche la splendida idea di “istituzionalizzare” la manifestazione cosi da poterla giustamente valorizzare!).
Dicevo di altre occasioni mancate e che non sono poche, ma non vorrei fare un mero elenco quindi andrò un poco “a braccio”, citando quello che mi viene in mente e di questo me ne scuso. Partirei, tanto per gradire, da quel pugno in un occhio che continua ad essere la riqualificazione delle ex MCM: in quale comune d’Italia o del mondo, si lascia “sfiorire” giorno dopo giorno un’occasione per arricchire il centro cittadino sfruttando al meglio lo spazio lasciato libero da una industria dismessa? Quale amministratore non venderebbe l’anima pur di poter “cavalcare” una simile occasione? Eppure tutto tace, passano gli anni, invecchiano i progetti, ma quei capannoni restano a testimoniare l’atavica competenza locale nel mancare le occasioni. E che dire del tanto decantato progetto per la riqualificazione (verbo ricorrente) delle ex scuole elementari di via Cervina? Tutto bello, tutto interessante e positivo per il paese, tutto rivolto alla risoluzione di alcuni grandi problemi che attanagliano il centro di Angri, eppure tutto fermo (o quasi); e non serve a molto accusare (a torto o ragione) una volta Tizio, una volta Caio in attesa di condannare Sempronio.
Voglio chiudere con un’ultima citazione rivolta allo sviluppo sostenibile del centro cittadino: la “famigerata” istituzione della ZTL (zona a traffico limitato). Saranno almeno venti anni, forse trenta, che se ne parla, e tranne una breve parentesi di qualche anno fa con l’installazione della segnaletica (va ricordato che comunque l’esperienza a suo tempo fu fortemente osteggiata specialmente dai negozianti), tutto è rimasto lettera morta anche di fronte alle continue sollecitazioni di associazioni e cittadini che oggi ne chiedono con veemenza la definitiva approvazione.
Decisamente riuscire a mancare occasioni è una prerogativa dell’attuale amministrazione, non c’è da esserne fieri ovviamente, ma non sembra che i componenti del civico consesso se ne dolgano più di tanto, forse sperano di essere chiamati da Gerry Scotti, allo show dei record, una degna vetrina per chi aspira a restare in ogni caso, negli annali della nostra beneamata città. A cura di Carmine Lanzieri Battaglia