Un tavolo di confronto tra il sindaco Cosimo Ferraioli, i consiglieri comunali e larga parte degli operatori commerciali dei locali della movida cittadina si è tenuto ieri mattina a palazzo di città nel tentativo di trovare una soluzione all’ordinanza firmata dal primo cittadino nei giorni passati.
La confusione provocata dalla firma dell’ordinanza sindacale ha coinvolto esponenti della maggioranza e gli stessi gestori dei locali che si sono ritrovati a fare i conti con un contenuto del provvedimento che si presenta in maniera quanto meno ambigua non lasciando intuire se le restrizioni si estendono all’intero territorio comunale o esclusivamente ai locali di via di Mezzo.
“La chiusura degli esercizi che effettuano servizi di ristorazione nonché dei locali di intrattenimento al pubblico alle ore 01.00 tutti i giorni della settimana e di vietare ai predetti esercizi e locali di effettuare intrattenimento musicale oltre le ore 24.00 tutti i giorni della settimana”. Una serie di restrizioni che si estendono non solo alle attività di intrattenimento ma anche alle vendite considerato che nel documento a firma del Prefetto di Salerno viene riportato di: “vietare la vendita e la somministrazione di alcolici dopo le ore 23.00 di sera tutti i giorni della settimana”. Il provvedimento firmato dal sindaco Cosimo Ferraioli ha colto di sorpresa anche gli stessi consiglieri comunali di maggioranza all’oscuro della scelta del sindaco di assecondare le volontà del prefetto di Salerno, Francesco Russo, in seguito al tavolo di concertazione tenutosi a fine maggio. Una condizione che nelle prossime ore motiverà gli esponenti del civico consesso a formulare richieste articolate al sindaco.
Alla base c’è la volontà di limitare gli orari della chiusura dalla domenica al giovedì alle ore 01.00 estendendo alle ore 02.00 il venerdì e il sabato in modo da consentire alle attività enogastronomiche di via di Mezzo di di poter far fronte alle esigenze della clientela.
Tuttavia, i proprietari degli esercizi commerciali attendono soluzioni definitive e supportate dai fatti primi di avviare un’azione sinergica e presentare ricorso al tribunale amministrativo della Campania per impugnare l’atto firmato dal sindaco Cosimo Ferraioli.
Al vaglio dell’amministrazione comunale anche la possibilità di estendere il provvedimento a tutto il territorio cittadino allargando, però, i cordoni con limitazioni molto più “leggere” e ristrette solamente ad alcuni giorni della settimana.