L’omessa acquisizione dei beni al patrimonio del Comune e le mancate entrate patrimoniali sono al centro di una denuncia inoltrata dal legale Michele D’Antonio alla Procura della Repubblica di Nocera inferiore. La dettagliata segnalazione è stata inviata anche alla Corte dei Conti, al Prefetto di Salerno, Francesco Russo, e al Ministro della pubblica amministrazione, Renato Brunetta.
L’avvocato angrese ha redatto il documento facendo riferimento all’articolo 31 del decreto legislativo 380/01. “La norma prescrive chiaramente ed inequivocabilmente che in presenza di un abuso edilizio il dirigente dell’ufficio tecnico dell’Ente locale deve emettere ordinanza di demolizione in danno del trasgressore intimandogli il ripristino dello stato dei luoghi entro il termine perentorio di novanta giorni. In mancanza – si legge nel corpo della denuncia – elasso il termine predetto il bene, l’area di sedime, nonché quella necessaria alla realizzazione di opere analoghe a quelle abusive, sono acquisite di diritto gratuitamente al patrimonio del Comune”.
La segnalazione mette in evidenza carenze da parte della macchina amministrativa del Comune di Angri che non avrebbe assicurato continuità procedurale dopo il riscontro degli abusi edilizi finito nella rete dei controlli da parte della Polizia Locale e dei tecnici comunali.
“L’opera abusiva, va demolita da parte del Comune a spese ed a carico del trasgressore, a meno che il C.C. non decisa di conservarla ove ravvisi uno specifico interesse pubblico; fermo restando che l’area di sedime del fabbricato abusivo e max 10 volte la superficie utile della stessa rimangano nel patrimonio dell’Ente locale da inserire nel registro dei beni patrimoniali disponibili”. La gestione dei beni che ricadono sotto la proprietà comunale ha prodotto accurati controlli da parte della Prefettura di Salerno per quanto concerne, soprattutto, i beni confiscati alla criminalità che non sono ancora stati assegnati dall’ufficio patrimonio del Comune di Angri.
L’Ente di via Crocifisso rischia di finire nuovamente sotto osservazione per la vicenda relativa agli abusi edilizi come evidenziato nella denuncia del legale Michele D’Antonio: “la mancata acquisizione dell’area determina anche una mancata entrata patrimoniale atteso che ogni bene immobile produce una rendita indipendentemente dell’uso o meno dello stesso. L’omessa entrata/rendita provoca altresì un omissione nel bilancio redatto ed approvato in carenza di istruttoria e difetto del presupposto, con relativo danno all’erario”.
Qualora si manifesti “l’inerzia del funzionario/dirigente e della classe politica e quindi dello stesso consiglio comunale, la funzione deterrente della sanzione acquisitoria incoraggiando l’abusivismo edilizi (favoreggiamento)”.