L’obiettivo è quello di creare una città a vocazione “green” dotando il territorio di strutture, dispositivi e servizi in grado di favorire una politica di salvaguardia verso l’ambiente partendo dalla sensibilizzazione dei cittadini per la raccolta differenziata sino ad arrivare all’installazione di colonnine per le ricariche elettriche.
Un processo che richiede tempo, energie e risorse finanziarie ma verso il quale si cominciano a fare piccoli ma decisivi passi in avanti dopo un lungo periodo di stallo. Nello scorso mese di febbraio l’assessore all’ambiente Maria Immacolata D’Aniello ha posto all’attenzione della giunta il progetto di dotare la città di colonnine per la ricariche elettriche per le auto.
La delibera dell’esecutivo guidato dal sindaco Cosimo Ferraioli prevede la manifestazione d’interesse riguardo al posizionamento sul territorio comunale di colonnine elettriche utili, tra l’altro, alla ricarica delle autovetture.
Anche in questo caso sono previste diverse postazioni distribuite egualmente tra il centro cittadino e le zone di periferia. L’iter procedurale è affidato dal responsabile dell’unità operativa complessa “Ambiente” del Comune di Angri che dallo scorso febbraio ha la possibilità di rendere concrete un’idea già sviluppata e concretizzata nei paesi vicini.
Le politiche di carattere ambientale prevedono anche la collocazione di altre due case dell’acqua da mettere a disposizione della collettività.
La giunta comunale ha, infatti, deliberato il provvedimento con il quale si concede il via libera per avviare la fase procedurale che porterà alla prossima pubblicazione dell’avviso pubblico.
L’orientamento del governo locale è quello di allargare l’offerta destinata ai cittadini che già oggi si servono dell’unico punto collocato, da diversi anni, in via Nazionale, all’altezza del centro sperimentale, dove i tempi di attesa sono lunghi per procedere al riempimento di bottiglie e taniche, infatti per diversi mesi è stato in funzione un solo erogatore.
Tuttavia, la presenza di un’unica postazione, a quanto pare, non riesce a soddisfare la richiesta della popolazione che spesso è costretta a servirsi delle case dell’acqua posizionate nei comuni viciniori. Le aree per collocare le nuove postazioni sembra siano state individuate nel “Quartiere Alfano” e nella nuova zona residenziale di via Satriano.
Si tratta, in effetti, di aree ad alta densità demografica e che presentano i parametri necessari per accogliere le strutture all’avanguardia, senza poi tralasciare il fatto che la presenza di aree vaste favorisce anche il parcheggio delle autovetture in prossimità della case dell’acqua.