La pioggia non concede tregua agli abitanti della zona Avagliana e di via Orta Longa posti per l’ennesima volta dinanzi ad una situazione che mette in evidenza i limiti della politica e le lungaggini burocratiche che stanno facendo affondare le speranze di quanti continuano ad assistere a passerelle di amministratori locali e regionali.
Allo stesso tempo i proprietari delle abitazioni sono costretti ad armarsi di mezzi e attrezzatura per tentare di tenere l’acqua fuori dalle case.
Una missione che è risultata inutile negli ultimi giorni perché le abbondanti piogge hanno provocato l’ennesimo disastro con le acque che hanno invaso canali, abitazioni e vanificato il lavoro nei campi con coltivazioni che sono andate distrutte.
Alcune famiglie sono state evacuate grazie anche all’intervento della Polizia Locale e dei Vigili del Fuoco supportati dagli uomini dei gruppi di Protezione Civile che hanno operato per l’intera giornata di domenica lavorando al fianco dei residenti nel disperato tentativo di ridurre i danni.
Eppure, approfittando di una tregua di Giove Pluvio, la pantanosa area aveva registrato l’ennesima visita di esponenti istituzionali pronti a mettere il cappello di colore politico sull’avvio dei lavori nella zona dell’alveo nocerino.
Sindaci, consiglieri e amministratori arrivati direttamente dalla Regione Campania hanno avuto modo di appurare la condizione di assoluta gravità in cui versa l’intera zona e ascoltare le preoccupazioni e le paure dei residenti che continuano a segnalare i problemi.
“Voi sfilate mentre qui perdiamo le nostre case!” E’ il grido di dolore dei residenti che hanno dovuto imbattersi con l’ennesima piena che a a differenza delle altre volte a coinvolto anche una zona dove sono stati effettuati, di recente, alcuni interventi di dragaggio.
Nei pressi del ponte Marconi sono accumulate tonnellate di spazzatura che da anni ostruiscono il passaggio dell’acqua che in occasione di nubifragi si riversa nei terreni adiacenti e nelle stradine rendendo impraticabili diversi percorsi oltre ad invadere gli spazi delle abitazioni. Il livello di preoccupazione in quella porzione di territorio è salito anche alla luce della scoperta di alcune crepe nella riva del corso d’acqua.
Gli abitanti della zona reclamano interventi perché una nuova piena potrebbe essere devastante e abbattere totalmente la riva che ricade nel territorio di San Marzano sul Sarno.