“L’apertura del centro anziani sarà uno dei primi atti da prendere in considerazione!”. L’assessore alle politiche sociali Maria D’Aniello manifesta l’intenzione di spalancare nuovamente le porte della struttura di via Cristoforo Colombo.
“Ritengo che il centro debba ritornare ad essere luogo di incontro tra gli anziani della città che dopo la chiusura si sono disgregati organizzandosi in maniera autonoma e trovando altre soluzioni logistiche – spiega l’assessore D’Aniello – il centro deve essere aperto a tutti anche se sono consapevole delle difficoltà che potrebbero generarsi dopo cinque mesi di chiusura”.
L’argomento sarà trattato nei prossimi giorni insieme al sindaco Cosimo Ferraioli e all’esecutivo che saranno chiamato ad esprimersi in merito anche ai successivi interventi da adottare per la gestione della struttura. Le attività si sono bloccate lo scorso 29 agosto in seguito al provvedimento firmato dal commissario straordinario Alessandro Valeri.
La decisione fu maturata dopo l’ennesimo episodio di vigorosa contrapposizione tra gli anziani che frequentano il centro. L’azione diplomatica e preventiva dell’ex reggente municipale è risultata vana considerato che gli animi continuano ad essere accesi trasformando il centro in un teatro di contrasti e contese che non lasciano spazio alla sensibilizzazione e alla quiete.
“Non bisogna perdere ulteriore tempo perché ci sono tante occasioni che il nostro paese rischia di non poter cogliere – prosegue la D’Aniello – è giusto che la politica ritorni a fare gli interessi della comunità in modo da non rischiare di perdere quei servizi riservati alle fasce deboli”.
Sulla futura gestione del centro anziani occorre fare una minuziosa ricognizione e valutare ogni singolo dettaglio anche in considerazione delle decisioni assunte nel semestre governativo dal Prefetto Alessandro Valeri che rimosse il commissario in carica Franco Viviani affidando l’amministrazione ad un dipendente comunale prima delle chiusura decretata a fine estate.
La contrapposizione tra i gruppi si è rivelata deleteria a svantaggio dei 176 iscritti che si sono ritrovati a fare i conti con l’assenza di uno spazio fisico che fino a qualche anno fa era fulcro delle attività per gli anziani della città e dei paesi limitrofi.
Il prefetto Valeri lo scorso ventisei luglio aveva invitato i frequentatori a dare vita ad una fase di distensione in attesa delle future elezioni che si sarebbero potute svolgere nell’arco di pochi mesi assegnando la gestione del centro ad un consiglio direttivo in grado di governare la struttura e le iniziative connesse in favore dei tanti iscritti.
Il tutto fu vanificato dalla incessante belligeranza tra i gruppi che ha portato alla definitiva deliberazione di chiudere le porte del centro di via Colombo.