Una strada piena di ostacoli sta accogliendo il bando attinente alla selezione di un avvocato professionista a supporto dell’ufficio avvocatura del Comune di Angri. Pubblicato, successivamente ritirato per errori di carattere tecnico, è stato modificato e reso pubblico attraverso il portale dell’ente comunale.
Il nuovo avviso, comunque, non appare immune da inesattezze che sono state evidenziate dall’ex assessore al contenzioso, Gaetano Mercurio: “da subito ho espresso il mio rammarico per questa iniziativa, ritenuta inopportuna da un punto di vista amministrativo e soprattutto economico – spiega Mercurio – sono previsti venti mila euro per un incarico, che non potrà mai risolvere le problematiche del contenzioso, con la presenza di un professionista una volta a settimana per sei ore”.
Le rimostranze di carattere politico sono segno prodromico ad alcune anomalie riscontrate nel nuovo bando.
“E’ richiesta l’iscrizione all’albo degli avvocati per quindici anni, di cui almeno dieci consecutivi. Sono quindici o dieci – si interroga Gaetano Mercurio che aggiunge – all’articolo 5 dell’avviso è riportato testualmente: “le domande possono essere inviate anche in formato digitale”, ma non è indicato l’indirizzo Pec. Sono stati superficiali o si sono distratti?”.
La vicenda nomine e incarichi sta investendo la reggenza commissariale anche in seguito ad alcune stilettate arrivate dagli esponenti politici locali poco propensi a metabolizzare alcune recenti disposizioni dei commissari di governo.
“La durata dell’incarico è di un anno, ben oltre alla presenza dei commissari al Comune. Quindi il prossimo Sindaco sarà limitato o spogliato dalle sue scelte – conclude Mercurio – la triade commissariale deve operare in base alle sue competenze e alle urgenze, ma almeno correttezza istituzionale vuole che gli incarichi siano limitati alla sua permanenza”.
Il bando rimodulato, secondo i funzionario dell’ente, sembra non presentare anomalie rispetto alle norme di legge così come precisa il commissario straordinario Alessandro Valeri: “la scorsa settimana abbiamo ritenuto opportuno ritirare il bando pubblicato perché sono stati riscontrati degli errori e l’altro giorno, in seguito ad attente verifiche, abbiamo pubblicato un nuovo avviso di gara e siamo tranquilli sulla legittimità degli atti che ci consentiranno di avere un ulteriore profilo in grado di occuparsi della grande mole di lavoro che interessa il comparto dell’avvocatura, d’altronde i requisiti richiesti nel bando ci inducono ad essere fiduciosi rispetto alla professionalità dei legali che risponderanno all’avviso pubblico”. (foto Paolo Novi)