Tempi prolungati per l’assegnazione di permessi relativi alle aperture di nuove attività commerciali o per la realizzazione di lavori presso strutture private. Il comune doriano sta pagando a caro prezzo l’assenza di personale nei vari comparti della macchina amministrativa con settori che sono davvero ridotti ai minimi termini.
I cittadini reclamano la complessità e la lentezza cui sono costretti a fare i conti per l’ottenimento di autorizzazioni necessari per dare il via ai lavori.
Una situazione assolutamente difficile da gestire anche per la triade governativa che si è ritrovata ad affrontare una carenza di personale che si estende dall’ufficio commercio fino ad arrivare a settori nevralgici come politiche sociali e polizia locale.
Emblematico il caso dell’ufficio commercio e Suap lasciato con una sola risorsa a dover sbrigare decine di pratiche che necessitano di un lavoro costante e meticoloso in favore di commercianti e gruppi locali.
Un’insufficienza che in alcuni giorni viene rappresentata anche attraverso la chiusura di alcuni uffici per assenza di quei pochi dipendenti che ancora sono parte integrante della macchina amministrativa.
Un problema che l’attuale commissario Valeri ha ereditato dalle precedenti amministrazioni che non sono state in grado di garantire l’iter procedurale per attivare una serie di concorsi che avrebbero potuto rimpinguare la pianta organica dell’ente.
Le criticità sono costanti e stanno avendo un impatto vigoroso anche sulle semplici attività di ordinaria amministrazione e serve una svolta immediata che possa garantire la sussistenza minima dei servizi rivolti alla collettività.
La gestione commissariale è stata prolungata in seguito allo scioglimento del consiglio comunale e la triade governativa possiede le condizioni per indire concorsi onde evitare di lasciare alle future amministrazione politiche una condizione ancora più complessa di quella che attualmente investe l’ente di via Crocifisso che nei primi mesi del 2020 registrerà ulteriori pensionamenti.
La pianta organica dell’ente comunale dovrebbe prevedere la presenza di 160 dipendenti ma al momento il numero effettivo di lavoratori è di poco superiore alla metà.
La mancanza di personale si traduce in disservizi per i cittadini e tempi dilatati anche per assicurare minimi ma fondamentali servizi alla comunità costretta a dover fare i conti anche con una semplice richiesta per ottenere la carta d’identità.
Nel maggio scorso, il governo retto dal sindaco sospeso Cosimo Ferraioli, ha approvato una delibera di “preso d’atto del documento di ricognizione annuale e del fabbisogno del personale per il triennio 2019/2020/2021” nella quale si prevedeva l’assunzione di 55 unità da distribuire nei diversi comparti dell’ente comunale.