Cremazioni salme, è impennata. In due anni, infatti, il numero dei cittadini che hanno deciso di praticare la cremazione è più che raddoppiato passando dai quaranta del 2014 agli ottantasette del 2016, con una flessione nel 2015. I numeri sono quelli in possesso del settore patrimonio del Comune.
Un dato senza dubbio positivo e che induce a riflettere circa i cambiamenti culturali in atto tra la popolazione residente. Un passo in avanti utile anche per far fronte ai problemi di spazio all’interno del camposanto che di anno in anno cresce subendo continui, invasivi e costosi interventi edilizi. Da dire che da circa un decennio anche la Chiesa Cattolica ha accettato l’antica pratica mortuaria una volta invece guardata con sospetto e diffidenza. Elemento che senza dubbio ha inciso nel mutamento in atto. Uno scenario impensabile sino a qualche anno fa quando la cremazione era una pratica quasi del tutto sconosciuta. Di contro diminuite del cinquanta per cento le tumulazioni, ovvero la deposizione dei cadaveri all’interno delle cellette ossario: ventotto nel 2014 e quattordici nel 2016. Ciò anche a causa delle lungaggini burocratiche e dei costi elevati da sostenere da parte dei cittadini interessati all’acquisto della concessione. Non accennano a diminuire le inumazioni, cioè le sepolture in fossa: duecentododici quelle avvenute nel 2014 e ben duecentosessanta nel 2016. In sostanza nella totalità i defunti accolti nel cimitero sono comunque aumentati nell’arco del triennio preso in considerazione passando dai duecentottanta del 2014, ai duecentonovantasette del 2015 ed ai trecentosessanta del 2016. Evidenziando con ciò un progressivo aumento del tasso di mortalità. Intanto, per restare in tema, da notare che l’affidamento dei servizi cimiteriali alla Angri Eco Servizi potrebbe essere rinnovato anche per il 2018, sebbene il contratto stipulato con l’Ente non prevede una proproga automatica salvo motivi di ordine pubblico e sanitario. Il primo affidamento era relativo alle attività di “inumazione ed esumazione delle salme con eslusione della manutenzione ordinaria, causa la mancanza nella dotazione organica dell’Ente di figure professionali da adibire a tali attività in precedenza espletate con personale internale”, è scritto. L’incarico è stato prorogato, poi, per tutto il 2017 per un costo fuori convenzione pari a 78mila684 euro. Nel caso specifico a carico della multiservizi anche il costo degli automezzi, delle attrezzature, dei materiali di consumo e di altre operazioni quali movimentazione feretri, resti mortali e ceneri all’interno delle tombe, nei loculi e negli ossari, apertura e chiusura loculi per controlli e verifiche. L’affidamento, che non prevede forme di sub appalto, scadrà il trentuno dicembre 2017.
Pippo Della Corte