Continua il contenzioso nelle aule di tribunale tra gli eredi delle famiglie De Falco-Vaccaro e Palazzo di Città. I fatti risalgono a più di tre decenni fa, con precisione al periodo di edificazione di numerosi complessi abitativi nel quartiere della 167. All’epoca vennero espropriati i suoli per realizzare numerose case popolari e cooperative edilizie per dare rispsta alle esigenze abitative di centinaia di famiglie.
Nello specifico i propretari del fondo hanno citato il Comune “a comparire innanzi alla Corte di Appello di Salerno al fine di ottenere la condanna all’integrale risarcimento dei danni subiti per la perdita del fondo di loro proprietà a causa dell’irreversibile trasformazione dello stesso nonchè al pagamento delle indennità di occupazione, oltre interessi e rivalutazione”, è scritto nell’atto.
Un’ulteriore tegola sul capo dell’amministrazione in carica. Vista la complessità della vicenda la difesa dell’Ente è stata affidata sia al responsabile dell’avvocatura civica Antonio Pentangelo che all’avvocato Antonio Villano che ha seguito l’iter processuale sin dall’inizio. L’importo della controversia si aggira tra i 250mila e i 500mila euro: una cifra che in caso di condanna dovrà essere sborsata dalle casse comunali.
Un importo di non poco conto che, secondo i ricorrenti, dovrà sanare una vecchia pendenza frutto degli espropri del passato. Una situazione che si trascina da lunghi anni e che non è ancora stata conclusa in via definitiva. Uno scontro che non avendo trovato soluzione per via stragiudiziale attraverso un accordo tra le parti è ancora al vaglio della magistratura. Da evidenziare che sono numerose le amministrazioni che a distanza di tempo si vedono costrette ad affrontare in sede giudiziaria controversie sorte nel periodo del dopo terremoto. Pippo Della Corte