La minoranza a muso duro contro la Geset: “Deve andare via da Scafati”. A tirare in ballo la società che gestisce l’accertamento e la riscossione dei tributi a Scafati sono i consiglieri Mario Santocchio di Fratelli d’Italia e il democratico Marco Cucurachi. “Da anni chiediamo la rescissione del contratto – ha dichiarato il Santocchio – Quella di portare la Geset a Scafati è stata una manovra fallimentare di Aliberti in quanto la società non ha risolto alcun problema ma solo aggravato la posizione dell’Ente in quanto costa ai cittadini un milione e trecento mila euro circa all’anno. Insomma un grosso danno per la città”. Così il consigliere del Pd: “A seguito dell’ interrogazione scritta proposta dal Partito Democratico, è infatti emerso che ancora a tutt’oggi la Geset Italia s.p.a, società che gestisce l’ accertamento e la riscossione dei tributi a Scafati, è inadempiente per non aver installato gli impianti pubblicitari, così come previsto dal capitolato d’appalto e dal contratto – ha dichiarato Cucurachi – Già nel 2013 sollevai la questione in consiglio comunale e nella preposta Commissione Garanzia, chiedendo la risoluzione contrattuale, ma la questione fu ” archiviata ” dall’ amministrazione dopo mesi e mesi di pressing per il rispetto del contratto, pressing che mi costò lettere anonime e di richieste di risarcimento danni da parte della Geset. La stessa Geset, che non è altro che un carrozzone clientelare, percepisce un aggio sugli accertamenti notevole che viene caricato a tutti i cittadini nella tariffa TARI insieme con le spese di notifica degli avvisi. Per ora i miei dubbi hanno sempre ragione e, a questo punto le domande sorgono spontanee: perché’ non sono stati installati gli impianti pubblicitari, perché’ non si risolve il contratto per inadempimento, chi sono i dipendenti della Geset, a chi appartengono e soprattutto come lo ha vinto l’appalto a Scafati, chi è il super consulente della Geset che allo stesso tempo è stato super consulente di Aliberti”. Immediata la replica del sindaco Aliberti: “La decisione di esternalizzare i tributi è stata assunta per carenza di personale e perché il Comune non era in grado di gestire un servizio così complesso quando mi insediai nel 2008. Trovammo tributi arretrati e un contenzioso sull’acqua costati circa cinque miliardi di vecchie lire al Comune. Ora chi mi accusa di aver portato la Geset a Scafati sono gli stessi che insieme a me decisero e proposero l’esternalizzazione dei tributi e ora se hanno cambiato idea solo perché sono contro di me non è colpa mia. Ci sta poi chi è contro Geset per interessi di natura personale e mi riferisco a quegli avvocati che sul tema dei tributi hanno fatto le loro fortune economiche arricchendosi con i contenziosi che l’Ente ha dovuto affrontare – continua il primo cittadino – In ogni caso Geset resta una struttura di qualità anche se formata da otttimi dipendenti che hanno legami di parentela con i politici della mia minoranza”. Non ci sta Santocchio: “Aliberti è un mistificatore e bugiardo, non racconta le cose come stanno e manipola la verità”.