Cimitero, il Comune dice addio alla costruzione di quattromila nuovi loculi. E’ quanto si apprende da una recente delibera di giunta e da una relazione del responsabile del settore lavori pubblici. Finita in un nulla di fatto l’iniziativa del 2011 voluta dalla passata amministrazione quando venne avviata una procedura ad evidenza pubblica per l’acquisto in concessione dell’ultima dimora.
Quella manifestazione d’interesse dopo cinque anni si è confermata essere un fallimento deludendo le attese della vigilia. Scarso sin dall’inizio l’interesse dei cittadini sia per l’adesione di appena trecentonovantesi sottoscrittori, che per le revoche. Prodotte almeno una quarantina di istanze per l’ottenimento della restituzione della quota versata, per un totale di alcune decine di migliaia di euro. In sostanza Palazzo di Città non ha mai racimolato il denaro utile per la realizzazione dei loculi e i lavori non sono mai iniziati, mentre nelle intenzioni della passata giunta gli importi sarebbero dovuti servire proprio per finanziare le nicchie mortuarie.
Un’iniziativa che si è completamente arenata. E’ invece in fase operativa la costruzione di millecentocinquantadue loculi da parte di un’arciconfraternita napoletana su di un’area di duecentonovanta metri quadri. L’accordo con il Municipio, risalente a qualche anno fa, prevede che “in luogo del corrispettivo per la concessione novantanovennale l’arciconfraternita concessionaria si impegna a trasferire al Comune concedente duecento loculi delle dimensioni centottanta per settanta centimetri, tutti ubicati al piano terra del manufatto con accesso indipendente”: loculi in luogo del denaro derivante dal canone. In corso, quindi, una serie di opere tese ad ampliare il numero delle cellette. Il problema della carenza di spazio potrebbe essere risolto se venisse dato impulso alla cremazione, poco diffusa. Intanto, dovranno essere rinnovate settecentododici concessioni rilasciate a partire dal 1972 alcune di queste, però, mancanti di un’adeguata documentazione probante del titolo possessorio. Una situazione complicata.
Pippo Della Corte