L'approvazione della rimodulazione del riparto fondi della legge 219/1981 e 32/2002 -per destinarli ad interventi nelle strutture scolastiche del territorio ed alla bonifica dall’amianto delle aree dove sono stati installati i prefabbricati- è stata costellata da un vespaio di polemiche.
Difatti, anche se il provvedimento è stato approvato all’unanimità, perché ad avviso delle opposizioni poco è comunquemeglio di niente, la rimodulazione dei fondi è stata interpretata come un’iniziativa di carattere elettorale, perché con un circa un milione e duecento mila eurononsipuò né operare una completa bonifica del territorio dall’amianto né lavori soddisfacenti di restyling delle strutture scolastiche.
«È un chiaro manifesto politico, di stampo squisitamente elettorale, -afferma il capogruppo del Pd-centrosinistra Cosimo Ferraioli- per far capire ai cittadini che con i fondi della legge 219 si bonificherà il territorio dall’amianto e si faranno degli interventi di manutenzione e di messa in sicurezza delle scuole. Tuttavia il sindaco, assessore ai lavori pubblici, non ci ha detto né che con circa 600mila euro al massimo si toglie un po’ di amianto e non si bonifica di certo il territorio -perché per fare questo anche lui più volte ha detto che ci vorrebbe più di un milione e mezzo di euronéche con 600mila euro divisi per tutte le scuole si butta un po' di fumo negli occhi, ma di certo non si attua una messa in sicurezza dei plessi». Per fornire delucidazioni sul punto ha deciso di intervenire il sindaco Pasquale Mauri.
«Queste cifre non le abbiamo inventate, -ribatte Mauri- ci sono già tre capitolati di duecento mila euro per ognuno dei tre fondi, per la relativa bonifica, e ci sono già i progetti esecutivi per effettuare i lavori nelle scuole di Angri». Mauri, inoltre, ha parlato anche di tempi celeri per la realizzazione degli interventi, e di come verranno affidati i lavori.
«Nei prossimi giorni partirà – conclude Mauri- la gara per lo smaltimento dell’amianto e dei prefabbricati leggeri presenti nel nostro territorio. Partiranno anche le gare per rendere funzionali e sicuri gli istituti scolastici, i cui lavori saranno programmati per i mesi di luglio e agosto, ovvero durante la chiusura delle scuole. Per le scuole predisporremo tante piccole gare, per evitare che l’affidamento venga fatto adunasola ditta». Maria Paola Iovino