Addio Gori. Potrebbe essere sintetizzato così quanto recentemente deliberato dall'Ente d'Ambito Sarnese Vesuviano. La Gori spa, infatti, potrebbe ben presto essere sostituita da un altro soggetto consortile interamente pubblico. E' quanto decretato dall'Ente d'Ambito, presieduto da Carlo Sarro, su proposta di alcuni sindaci dei Comuni aderenti. Una notizia che ripropone al centro del dibattito politico la questione del servizio idrico in numerosi comuni ricadenti tra le province di Napoli e Salerno.
Allo scopo è stato anche costituito un comitato tecnico-scientifico, coordinato da Felice Laudadio, che dovrà valutare la "possibilità di constatare la cessazione della efficacia della concessione di gestione in titolarità della Gori spa e della possibilità di superare l'attuale sistema gestionale attravreso la messa in liquidazione della suddetta società e la creazione di un nuovo soggetto consortile di natura completamente pubblica", è scritto in un recente decreto presidenziale. Sullo sfondo l'esito referendario e le numerose battaglie condotte in questi anni dalle associazioni dei consumatori e dai comitati civici.
Ora, dovrà essere il comitato tecnico ad individuare le forme ed i modi più adeguati per elaborare una strategia tesa a rimettere in discussione il ruolo e le funzioni della Gori. Un cambio di passo decisivo destinato ad aprire nuovi scenari. Il gruppo di studio è composto da professionisti indicati dalle amministrazioni comunali ma sarà "aperto al contributo dei soggetti istituzionali interessati e dovrà prevedere un'apposita fase dedicata alla consultazione istituzionale delle patrti sociali e delle rappresentanze dei comitati civici", è ancora scritto.
La decisione dell'Ente d'Ambito sarebbe scaturità dalle difficoltà e dalle criticità riscontate in questi ultimi anni. La Gori è subentrata ai Comuni nella gestione del servizio idrico integrato verso la metà del 2004. Dopo circa otto anni, quindi, potrebbe essere sostituita da un altro soggetto più rispondente alle esigenze manifestate dai sindaci e dalle comunità locali. Fra non molto, quindi, potrebbe essere partorita una proposta tesa a sovvertire l'attuale quadro della situazione nel rispetto della normativa. Un fatto nuovo che riguarda centinaia di migliaia di persone e di attività commerciali, artigianali ed industriali. Pippo Della Corte