L’annullamento del verbale degli eletti, deciso dalla sezione salernitana del Tar, ha prodotto una raggiera di ipotesi su quelli che potrebbero essere gli scenari futuri di palazzo di città. La soluzione che al momento ha maggior credito è la nomina di un commissario prefettizio che andrebbe a gestire l’Ente doriano in attesa che si consumi la singolare tornata elettorale che coinvolge una fetta della popolazione angrese votante nella sezione numero qundici.
Tuttavia, la sentenza emessa dai giudici del Tar potrebbe essere impugnata dalle istituzioni locali che avrebbero tutto il diritto a presentare ricorso presso il Consiglio di Stato sostenendo, ovviamente, gli elevati costi del ricorso.
Sarebbe opportuno, nel caso sindaco, assessori e consiglieri comunali, stabilissero di ricorrere al secondo grado di giudizio, precisare in maniera chiara e pubblica con quali soldi sarà pagato l’appello al Consiglio di Stato.
L’auspicio è che i ricorsi degli eletti non siano pagati con denaro pubblico già sperperato dal sindaco Mauri per distribuire consulenze, incarichi e prebende.
Nei prossimi giorni la sentenza sarà ratificata al Comune e alla Prefettura di Salerno e stando alle notizie che arrivano dall’ufficio territoriale del governo entro sessanta giorni dalla notifica dell’atto dovrebbe essere annunciata la data per le elezioni, senza dunque aspettare, così come paventato in prima analisi, la prima tornata elettorale utile.
A conti fatti gli elettori potrebbero tornare al voto prima di Pasqua.
Nel frattempo, però, considerato il caso singolare anche in Prefettura sembrano muoversi con i piedi di piombo in merito alla vicenda, anzi, i vertici prefettizi avrebbero chiesto un ulteriore parere al ministero degli Interni per dipanare l’ingarbugliata vicenda.
L’annullamento degli eletti difatto fa evaporare tutte le cariche comunali e pertanto anche le sedute di giunta e di consiglio comunale non avrebbero più alcun riconoscimento di legittimità.
Tutto da rifare o quasi. L’unica carica a non essere messa in discussione sembra essere quella del Sindaco Mauri che, a prescindere dall’esito del voto supplementare, sarà nuovamente alla guida del paese dopo l’interregno comissariale. Il civico consesso, potrebbe, invece, subire stravolgimenti con la rimodulazione degli equilibri che, tuttavia, non dovrebbero creare perdite sostanziali alla maggioranza.
L’esecutivo di Mauri segna il passo considerato che gli assessori Giacomo Sorrentino e Gianfranco D’Antonio sono stati eletti consiglieri e successviamente hanno rinunciato alla carica consentendo l’approdo in consiglio di Alfonso Conte e Bonaventura Manzo.