Nella cittadina doriana tiene ancora banco la questione politica con la frattura che stenta a ricomporsi tra la compagine dei “dissidenti” e gli altri consiglieri della maggioranza. La richiesta di una verifica politica e amministrativa non è stata ancora esaudita dal primo cittadino, Pasquale Mauri, e l’azione pressante dei quattro consiglieri dissenzienti non accenna ad affievolirsi.
Una svolta potrebbe arrivare dopo il ventuno marzo quando il parere del Consiglio di Stato potrebbe aprire nuovi spiragli. In caso di conferma della sentenza del Tar oltre mille cittadini angresi sarebbero chiamati al voto da esprimere solamente nella sezione numero quindici di via Leonardo Da Vinci.
Se il Consiglio di Stato dovesse dare ragione al primo cittadino Mauri allora si passerebbe ad una rimodulazione della giunta con la possibilità di assegnare al gruppo “dissidenti” due assessorati.
Un’operazione che avverebbe sotto l’egida del segretario provinciale dell’Udc, Giuseppe Nocera che si sta prodigando per trovare una coesione all’interno del partito angrese che poche settimane fa ha individuato in Lello Alfano il nuovo segretario locale.