“Il sindaco uscente dopo aver proposto di istituire un codice etico ha dimostrato di essere come sempre contraddittorio. Non è certo etico, infatti, utilizzare il proprio slogan elettorale “Angri che cambia” su comunicazioni istituzionali e quindi su manifesti chiaramente pagati con i soldi dei contribuenti. Bisognerebbe regalargli un buon dizionario della lingua italiana al sindaco uscente per fargli capire il significato della parola “etica”. Non fa parte del codice l’utilizzo di manifesti istituzionali per fini elettorali e propagandistici. In breve, il sindaco uscente utilizza manifesti pagati con i soldi degli angresi per farsi propaganda. Se questa è l’etica …”

